(ANSA) - TRIESTE, 13 MAR - Tratti lunghi anche chilometri in cui il letto è completamente asciutto, molti altri in cui la portata è di appena un metro cubo d'acqua al secondo. Poi, sezioni dove, grazie soprattutto agli affluenti, la portata supera anche se di poco i 10 metri cubi al secondo. E' la preoccupante situazione del Tagliamento, il più importante fiume del Friuli Venezia Giulia, lungo 170 chilometri e con un bacino fluviale ampio quasi tremila chilometri quadrati. Oggi il quotidiano friulano Messaggero Veneto pubblica un ampio servizio sul fenomeno.
Il quotidiano intervista anche un esperto che ha monitorato una buona parte del Tagliamento e che dice di essere "sconvolto" dalla situazione, e parla di una emergenza idrica cominciata la scorsa estate e mai finita. Si tratta del geologo Andrea Mocchiutti che ha definito il fiume "un'autostrada di ghiaia".
Questa è una situazione che di solito si verifica a metà agosto con l'evaporazione causata dalle alte temperature e scarso apporto dalla neve a monte. In questo periodo, invece, con le nevi in scioglimento, il fiume dovrebbe essere ben più carico.
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