Ambiente e Energia
Martedì 30 Aprile 2024
Sardegna: Todde, nuove regole contro far west delle rinnovabili
(ANSA) - CAGLIARI, 30 APR - "In questo momento c'è un far west e un vuoto normativo, abbiamo preso del tempo per mettere delle regole e per poter negoziare con lo Stato, sia per quanto riguarda l'individuazione delle aree idonee, sia per l'apertura della revisione della paesaggistica che è competenza concorrente con lo Stato". La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, spiega così l'obiettivo dello stop per 18 mesi - "non è una moratoria, ma una sospensiva", precisa - alla realizzazione di mega impianti da energie rinnovabili in Sardegna.
Un blocco "non tanto delle autorizzazioni, perché le istruttorie sono di competenza nazionale, quanto della loro realizzazione e messa in opera", sottolinea la governatrice parlando con i giornalisti al termine della riunione di giunta che ha approvato la proposta di legge.
"Non è un provvedimento strutturale - chiarisce - ma stiamo prendendo tempo perché la situazione va gestita in maniera organica, con regole chiare di cui la mappa delle aree idonee e la revisione della paesaggistica sono le vie maestre". La presidente ricorda qualche cifra: "Noi abbiamo un consumo di 1,5 gigawatt annui, il Thyrrenian Link ne trasporterà 3, ma l'Isola ha richieste per oltre 58 gigawatt".
Todde definisce poi "irricevibile" la bozza di aree idonee sottoposta dal ministero alla Conferenza Stato-Regioni, la cui commissione Energia è guidata dalla Sardegna con l'assessore Emanuele Cani, che prenderà il posto della predecessora Anita Pili. "Il ministero - argomenta - non può pensare di dire alle regioni dove mettere gli impianti, anche disciplinando le aree agricole. Ci devono dare le quote e su quelle ottempereremo, ma decidere dove devono essere fatti gli impianti è prerogativa della Regione".
Messa nel conto anche l'eventualità di impugnazione: "ma non si tratta di un provvedimento strutturale - ribadisce la governatrice -, non è un meccanismo che può reggere a lungo, per questo abbiamo il limite dei 18 mesi, io però confido che saranno sei, per identificare le aree idonee". (ANSA).
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