Rinnovabili: Star Energia, col sole potremmo essere indipendenti

(ANSA) - NAPOLI, 22 OTT - "L'Italia è il paese del sole e del vento. Potremmo diventare esportatori netti di energia, eliminando le politiche assistenziali per il Mezzogiorno e raggiungendo una vera indipendenza energetica". E' quanto afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, una delle aziende italiane più attive nel settore delle energie rinnovabili, che sottolinea come nella realtà "l'indipendenza energetica si scontri con le politiche governative attuali, che sembrano favorire interessi legati alle lobby delle energie fossili e nucleari".

Capita per l'energia fotovoltaica, che rappresenta oggi una delle fonti più diffuse e accessibili a livello globale, con numerosi paesi che stanno investendo pesantemente su questa tecnologia per accelerare la transizione energetica, e l'Italia che, come evidenziato da Palma, è dotata di un potenziale solare ineguagliabile, specialmente nelle regioni meridionali, con un boom nell'installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni; un boom cui non corrisponde però, a suo avviso, un'adeguata politica di governo. "La politicizzazione delle scelte strategiche energetiche - commenta Palma - è il più grave comportamento che sta assumendo l'attuale governo. Prediligere le lobby dell'Oil&Gas e del comparto nucleare è un delitto contro la transizione energetica e la salute del pianeta".

Il boom del settore fotovoltaico supera ogni aspettativa; una crescita trainata da cinque paesi chiave, Cina, Stati Uniti, India, Germania e Brasile, mercati che rappresentano il 75% delle nuove installazioni globali previste per il 2024. Ci sono poi i paesi emergenti come Pakistan, Arabia Saudita e Thailandia. In questo contesto, l'Italia, seppur in crescita, rimane indietro. Al 30 giugno 2024, l'Italia conta oltre 1,7 milioni di impianti fotovoltaici connessi alla rete, per una potenza complessiva di 33,62 GW. Nei primi sei mesi del 2024 sono stati installati 169.003 nuovi impianti, per un totale di 3,34 GW, segnando un aumento del 44% rispetto allo stesso periodo del 2023. Ma si tratta, secondo Star Energia, di dati irripetibili al momento, poiché trainati dal Superbonus 110 ormai escluso dalla politica dell'esecutivo.

"Il Green Deal europeo - afferma Palma - punta a rendere l'Europa il primo continente a impatto zero entro il 2050, ma non trova pieno appoggio nel nostro Governo, che, al contrario, dimostra un approccio cauto e spesso ostile verso la transizione ecologica". Oggi il Governo "lascia indietro il fotovoltaico e le altre energie rinnovabili attraverso false semplificazioni burocratiche e vere campagne di disinformazione portate avanti dai Ministeri dell'Agricoltura e della Cultura. L'Italia - prosegue Palma - potrebbe diventare esportatrice netta di energia, riducendo la dipendenza dall'estero e garantendo la creazione di migliaia di posti di lavoro nel sud del paese", conlude il CEO di Star Energia, che illustrerà questi concetti domani durante l'evento Energy Year 2024 di Milano. (ANSA).

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