Puliti, 'Saipem attiva nella geotermia fin dagli anni '70'

(ANSA) - MILANO, 08 OTT - "Lo sviluppo della geotermia presenta tanti aspetti positivi, non solo per la produzione di energia elettrica, ma anche come punto di accesso a materie prime importanti e critiche per la transizione energetica, come il litio". Lo afferma l'amministratore delegato di Saipem Alessandro Puliti, che ha partecipato a un convegno su 'Indipendenza energetica dal 2050. Il contributo della geotermia' alla Camera dei Deputati. "Saipem - spiega il manager - storicamente è un grande player nel campo della geotermia.

Fin dagli anni '70 abbiamo lavorato nel settore e partecipato ad almeno una settantina di progetti geotermici in Italia e all'estero".

"Abbiamo continuato a lavorare sulla geotermia fino al 2018 - prosegue e da circa un paio di anni la stiamo riscoprendo e ci stiamo riappropriando del nostro 'know-how' collaborando con altri enti, istituzioni e società, come Geolog e Ignis H2 Energy, con cui abbiamo firmato ieri un 'memorandum of understanding', ma anche enti di ricerca ed università".

"Gli ambiti di intervento su cui vogliamo essere pronti sono tre: la geotermia off-shore, l'ibridizzazione della geotermia con altri sistemi come ad esempio la cattura della Co2 con la nostra tecnologia Bluenzyme, e il riutilizzo di pozzi oil & gas a fini geotermici". "Ci stiamo quindi attrezzando al meglio per rispondere alla domanda di possibili progetti da parte di clienti", conclude Puliti. (ANSA).

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