Politecnico Torino e Ogr costituiranno una comunità energetica

(ANSA) - TORINO, 31 LUG - Politecnico di Torino e Ogr costituiranno una Comunità di Energia Rinnovabile (Cer) che nascerà tra gli edifici del campus del Politecnico di Torino e le ex Officine Grandi Riparazioni. L'iniziativa promuoverà lo scambio di energia tra il campus politecnico, il complesso delle Ogr e le utenze e gli edifici circostanti. L'obiettivo è di rendere più inclusivi i processi di governo della transizione energetica, con particolare attenzione al territorio di Torino e della sua area metropolitana. L'ambizione è quella di coinvolgere altri attori del territorio, gli studenti e le aziende residenti alle Ogr Tech, l'hub dedicato all'innovazione L'area occupata dal Campus del Politecnico di Torino e dalle Ogr rappresenta n ecosistema territoriale ideale per la costituzione di una Cer poiché coesistono consumi elettrici rilevanti (strutture didattiche, laboratori, residenze di studenti, attività commerciali, iniziative culturali, e abitazioni) e superfici in grado di ospitare impianti fotovoltaici. Inoltre, è anche un ecosistema di competenze con una comunità attiva di docenti, ricercatori, studenti, start-up innovative, pmi e grandi imprese, coordinati dal Politecnico e dalle Ogr Torino.

La Cer Polito/Ogr Torino, che sarà costituita a settembre, sarà pienamente inclusiva per i comuni, le imprese e i cittadini che vorranno costituire Cau (Configurazioni di Autoconsumo) sul territorio e collaborazioni saranno possibili con altre iniziative di Cer in fase di costituzione.

"In sintonia con la strategia di questo mandato rettorale, la costituzione della Cer insieme alle Ogr valorizza da una parte le nostre eccellenze nella ricerca e innovazione sui temi della transizione energetica. Dall'altra, con questa iniziativa, in piena sinergia con Ogr e con il coordinamento del nostro Energy Center, offriremo un esempio concreto al nostro territorio di come le comunità energetiche possano contribuire a un futuro più verde, sostenibile e inclusivo" spiega il rettore del Politecnico di Torino Stefano Corgnati. (ANSA).

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