'Piccole aragoste crescono'

ROMA - "Piccole aragoste crescono" è la storia di un piccolo miracolo ambientale avvenuto nel mare della Sardegna, a Oristano. A raccontarla sono i registi Francesco Cabras e Alberto Molinari nel loro docufilm prodotto in collaborazione con Legambiente e Ocean2012, che in 30 minuti raccontano quello che sta portando avanti la cooperativa di pescatori di Su Pallosu, guidata da Gianni Usai. Per lui un passato in Fiat Mirafiori e poi l'abbandono di Torino per tornare nella sua terra, per fare il pescatore; qui decide di fare una scommessa impegnativa insieme con i suoi colleghi compaesani: vivere il mare senza ucciderlo. Attualmente nel Mar Mediterraneo il 95% degli stock sono pescati a livelli insostenibili.

Per cercare di dare una svolta a questa situazione negli anni Novanta è stato avviato con l'Università di Cagliari un progetto di ripopolamento sostenibile delle aragoste rosse, una sinergia tra scienza e territorio che sta producendo risultati sorprendenti: 550% di incremento della biomassa delle aragoste a Su Pallosu.

Un progetto che nel tempo ha trovato consensi e che ha dato vita a nuove zone di ripopolamento in altre tredici aree della Sardegna. "Anche in una situazione così complessa come quella del Mediterraneo - dice Domitilla Senni di OCEAN2012 - esistono delle piccole realtà che cercano di fare qualcosa, che spesso lavorano da sole, senza il sostegno delle Istituzioni o dell'opinione pubblica. Noi invece, con questo documentario, vogliamo far vedere che con la determinazione e l'entusiasmo anche di piccole cooperative di pesca si possono ottenere dei risultati straordinari".

Gli fa eco Sebastiano Venneri di Legambiente: "Quando le scelte maturano nella comunità locale e sono condivise, i può guardare lontano tutti insieme". Secondo Gianni Usai una delle questioni principali è il mancato accordo tra la Sardegna e Bruxelles: in sede comunitaria infatti vengono prese decisioni giuste solo in linea teorica ma con poco legame nella realtà.

Risponde Guido Milana, Vice-presidente Commissione Pesca al Parlamento Europeo: "Per ricostruire uno stock importante sarebbe già sufficiente vietare la pesca in alcune aree di mare ben definite. Del resto se rispetto a cinquant'anni fa peschiamo cinquanta volte di più, questo mare lo stiamo stressando troppo". Un argomento, quello delle aragoste di Su Pallosu, dove economia, rispetto per l'ambiente ma anche politica e sostenibilità sociale si intrecciano indissolubilmente: "Piano piano la nostra speranza è di far crescere queste esperienze - dice Gianni Usai - quindi evitare che si continui con il depredare il mare senza una fine. In realtà siamo noi stessi a vedere già una fine visto che i posti di lavoro stanno diminuendo, così come le aragoste e tutto il pescato; quindi si tratta di ribaltare una pesante situazione di crisi, ma dobbiamo continuare a crederci. Anche perchè chi lotta rischia di perdere mentre chi non ci prova ha già perso".

© RIPRODUZIONE RISERVATA