Pesche e susine contro il cambiamento climatico

(ANSA) - BOLOGNA, 01 AGO - Pesche, susine e albicocche possono aiutare a combattere il cambiamento climatico riducendo della metà il consumo di acqua di irrigazione: è quanto dicono le ricerche svolte sul campo da Apo Conerpo, che detiene la leadership tra le organizzazioni di produttori ortofrutticoli d'Europa.

Grazie alle buone pratiche agronomiche promosse - si spiega - è possibile produrre frutta estiva di alta qualità utilizzando fino al 50% di acqua in meno, contenendo la spesa energetica per i carburanti, riducendo del 60% l'anidride carbonica prodotta dal processo di coltivazione e, immobilizzando centinaia di migliaia di tonnellate di CO2.

"A torto la frutticoltura - commenta Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo - è sempre più spesso additata come una causa del problema, accusata di sprecare acqua, di inquinare l'ambiente con i fitofarmaci e di impoverire la terra. Da oltre 20 anni Apo Conerpo utilizza il modello della produzione integrata, un insieme di pratiche agronomiche che consente di ridurre e razionalizzare l'impiego di mezzi chimici, applicare metodi a basso impatto ambientale e al contempo ottenere prodotti di elevata qualità. Oggi nei frutteti vengono messe in opera tecniche specifiche che permettono di essere ancora più virtuosi sul fronte del risparmio idrico e della riduzione delle emissioni di gas clima-alteranti, risparmiando nel contempo energia, carburante e fitofarmaci. Le drupacee, pesche, nettarine, albicocche e susine, rappresentano un ottimo esempio dei risultati di questo impegno". (ANSA).

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