Quotidiano Energia - Che il Masaf avesse intenzione di rivedere il sistema del Parco Agrisolare era nell’aria. Così - dopo aver erogato un terzo delle risorse (500 mln€) e aver emanato due bandi, comunicando i beneficiari - il ministero ha deciso che apporterà delle modifiche alla misura del Pnrr da 1,5 miliardi di euro.
L’intervento, che ha il Gse come soggetto attuatore, prevede la realizzazione di solare nel settore agricolo e industriale escludendo il consumo di suolo. Finanzia anche l’efficientamento dei capannoni e l’installazione di accumulatori e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
Le novità sono state esposte dal ministero delle Politiche agricole nell’aggiornamento al 31 marzo sul Pnrr. Il Masaf le definisce “proposte per il nuovo bando”. L’obiettivo è coinvolgere più agricoltori. La prima idea è di superare la soglia attuale per gli impianti fotovoltaici, che “non avranno più il limite di 500 kW, ma fino a 1.000 kW”.
Si raddoppia anche la spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo: da 50.000 € si salirebbe a 100.000 €. Stesso criterio per i dispositivi di ricarica, con un aumento delle spese ammissibili da 15.000 € a 30.000 €. Il ministero scrive inoltre che “sarà possibile calcolare il fabbisogno di energia termica complessivo dell’impresa senza il vincolo del doppio dell’autoconsumo di energia elettrica”.
Il nuovo bando dovrebbe inoltre contenere aggiustamenti nell’accesso ai soggetti e una rimodulazione delle fasce. Com’è possibile vedere dalla grafica Masaf, salgono le percentuali del contributo per ogni categoria: si va da un massimo dell’80% per le imprese agricole (prima era 50% nelle “Regioni meno sviluppate” e 40% nelle altre, con possibili maggiorazioni per i “giovani agricoltori”) fino al 30% riconosciuto per le imprese della trasformazione di “agricolo” in “non agricolo”, che potranno comunque chiedere il 30% senza limite di autoconsumo.
Il Masaf non ne fa cenno ma probabilmente dovrà anche aumentare la percentuale di progetti al Mezzogiorno. Finora alle Regioni del Sud sono stati destinati 162 milioni di euro, pari al 32%. Il Pnrr prevede un target del 40%. Al Nord, che impegna il rimanente 68% sono arrivati 344 mln €. In numeri assoluti è la Lombardia a guidare la classifica con 1.165 progetti finanziati dei circa 8.000 complessivi.
Il Masaf, inoltre, vuole modificare un’altra misura Pnrr di cui è titolare. Si tratta di quella per l’acquisto di mezzi agricoli meno inquinanti con 400 mln € ancora disponibili dei 500 ml € iniziali.
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