(ANSA) - ROMA, 20 SET - Cosa succede nelle zone alluvionate quando le luci si spengono, i fiumi si ritirano, l'agenda politica si occupa di altro? Che fine fanno le persone sfollate, le imprese chiuse, le strade interrotte? Dove potremmo spostare gli italiani che vivono in zone a rischio? Sono le domande al centro del volume "Migrare in casa" della giornalista Virginia Della Sala, con prefazione di Marco Travaglio e postfazione di Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, uscito per Edizioni Ambiente nella collana Verdenero, che inaugura così un percorso dedicato alle inchieste giornalistiche ambientali.
Migrare in casa propone un focus sul tema delle migrazioni climatiche interne all'Italia, terra di record e paradossi.
Cinta a sud dal deserto e a nord dai ghiacciai, si trova nel cuore di un hotspot climatico, un'area dove il cambiamento climatico colpisce più duramente della media.
Il consumo di suolo cresce senza sosta, mentre alluvioni, frane, tempeste, incendi e siccità devastano il territorio.
Piove sempre meno, e se piove le precipitazioni creano distruzione. Le aziende colpite raramente riescono a ripartire, agricoltori e allevatori sono in ginocchio, il turismo di montagna è a rischio per la mancanza di neve e i litorali sono erosi dall'innalzamento del livello dei mari.
In migliaia sono costretti ad abbandonare casa e lavoro, in cerca di un nuovo luogo dove ricominciare. Sono i nuovi migranti: italiani in fuga da fenomeni distruttivi ed eventi meteorologici estremi. Realizzato in collaborazione con Legambiente, il libro sostiene la campagna di "Change Climate Change", contro le cause e i responsabili della crisi climatica.
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