Quotidiano Energia - Parte l’attesa consultazione della Commissione Ue sul nuovo market design elettrico, che dovrebbe portare all’adozione di una proposta da parte di Bruxelles entro il prossimo marzo.
Dopo la pubblicazione il mese scorso di un non-paper sul nuovo market design, l'esecutivo comunitario ha lanciato oggi una consultazione che durerà fino al 13 febbraio rivolta principalmente a rappresentanti di ministeri e autorità pubbliche, regolatori nazionali, gestori dei sistemi di trasmissione e distribuzione, operatori di mercato, società del settore energetico, consumatori industriali e associazioni e Ong.
In particolare, la Commissione chiede opinioni sugli “adeguamenti urgenti per rendere il mercato più resiliente e ridurre l’impatto dei prezzi del gas sulle bollette dell’energia elettrica, sostenendo nel contempo la transizione energetica”.
L’obiettivo della riforma del market design, spiega la Commissione, è “fornire rapidamente valore aggiunto ai cittadini e alle imprese della Ue durante la crisi in corso e la stagione di riscaldamento 2023-2024” attraverso modifiche al regolamento 2019/943 e alla direttiva 2019/944 sull’energia elettrica e al regolamento 1227/2011 (Remit).
La consultazione è suddivisa in quattro capitoli generali, il primo dei quali dedicato a “Rendere le bollette elettriche indipendenti dai mercati di breve-termine”. Le domande sono ripartite nei settori Ppa, mercati forward, contratti per differenza, accelerazione dello sviluppo delle fonti rinnovabili e limitazione dei ricavi dei generatori inframarginali.
Il secondo capitolo, “Alternative al gas per mantenere il sistema elettrico bilanciato”, include quesiti su funzionamento dei mercati a breve-termine, prezzi marginali, Ets, scambii transfrontalieri intraday, mercato day-ahead, sviluppo degli asset di flessibilità e capacity market.
Domande su energy sharing e demand-response, offerte e contratti, obblighi per i fornitori e fornitori di ultima istanza sono invece contenuti nel capitolo “Rafforzare il ruolo e la protezione dei consumatori”, mentre quello “Migliorare l’integrità e la trasparenza del mercato dell’energia” è incentrato su possibili modifiche al regolamento Remit.
In questo senso è da ricordare che proposte per la riforma del mercato elettrico Ue sono già state presentate dai Governi di Francia e Spagna, nonché da numerosi centri studi e associazioni come Confindustria e Cerre.
“Il mercato dell’elettricità Ue ci ha servito bene per oltre vent’anni, ma la crisi energetica senza precedenti che stiamo affrontando dimostra che dobbiamo adattarne il design al futuro, consentendogli di offrire a tutti i vantaggi di un’energia pulita a prezzi accessibili”, ha commentato in una nota la commissaria all’Energia, Kadri Simson, assicurando che i contributi ricevuti “contribuiranno a orientare la nostra proposta legislativa”.
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