(ANSA) - ROMA, 30 OTT - L'Italia è un Paese "forestale", ricoperto per il 36,7% da aree forestali (11.054.458 ettari) e registra una crescita annuale media di 52.856 ettari all'anno (circa 64.067 campi da calcio). Ma è anche il Paese che utilizza appena il 20% del legno proveniente dal prelievo nazionale e importa dall'estero l'80% del fabbisogno nazionale di materie prime di origine legnosa, a scapito della esaltazione della filiera made in Italy, della lotta alla deforestazione globale e al traffico illegale del legno. Lo rivela Legambiente nel suo rapporto Foreste 2024, in occasione del 7/o Forum nazionale "La Bioeconomia delle Foreste" a Roma.
Ad oggi appena il 18% delle foreste ha un piano di gestione forestale vigente (che assicura il rispetto di stringenti requisiti ambientali, sociali ed economici) e solo il 10% di queste è certificata.
"Il Governo italiano - scrive Legambiente - continua ad andare in una direzione sbagliata, come dimostra con la mancata attuazione e il rinvio del Regolamento UE volto a frenare l'importazione di prodotti legati alla deforestazione. Strumento invece nevralgico per l'Italia, come impegno contro la deforestazione globale e per frenare il degrado della biodiversità forestale entro il 2030, ma anche per salvaguardare la reputazione del settore manifatturiero della filiera del legno arredo Made in Italy e arrestare il prelievo indiscriminato e illegale di alberi dal legno pregiato che, secondo l'Interpol, rappresenta la seconda fonte di reddito per la criminalità organizzata mondiale dopo il traffico di stupefacenti". (ANSA).
© RIPRODUZIONE RISERVATA