La transizione con il piccolo nucleare e il nodo 'accettazione'

(ANSA) - ROMA, 11 LUG - Il piccolo nucleare con gli Small Modular Reactors può rappresentare uno strumento importante per contribuire alla decarbonizzazione ma resta il nodo dell'accettazione pubblica del nucleare come fonte di energia.

Sono questi i due elementi fondamentali sui quali ci si è concentrati in occasione della presentazione del paper di Aware: "le nuove prospettive dell'industria nucleare", dedicato alle caratteristiche e alle potenzialità degli Smr, al contributo che possono apportare alla decarbonizzazione e i limiti del loro attuale sviluppo e presentato da Federico Ciolfi e Riccardo Antonucci.

Chiamati a confrontarsi, tra gli altri, Silvia Fregolent, Luca Sbardella, Luca Squeri, Andrea Barabotti, Enrico Mainardi, Mariano Tarantino, Ulisse Pasquali, Andrea Bombardi, Marco Ravazzolo, Giovanbattista Patalano. Secondo i risultati emersi con gli Smr si riducono i costi di costruzione e di gestione degli impianti nucleari, mantenendo gli standard di sicurezza e prestazioni con un costo di costruzione medio inferiore del 54,9% rispetto ai reattori di generazione III+ o IV. "Tuttavia -sottolinea anche la ricerca - è importante sottolineare che l'evoluzione dei costi degli Smr è ancora incerta, e attualmente esistono una vasta gamma di stime di costo. Nonostante queste sfide, i risultati dell'analisi sono incoraggianti e suggeriscono che gli SMR potrebbero rappresentare una svolta significativa nel settore nucleare".

Sarà però necessario, sottolinea ancora il paper affrontare le preoccupazioni riguardanti la sicurezza e migliorare la comunicazione pubblica per aumentare l'accettazione pubblica di questa tecnologia, migliorando la trasparenza, l'educazione e il coinvolgimento del pubblico. Per fare questo si suggeriscono alcuni interventi come incentivare la ricerca e lo sviluppo stanziando finanziamenti e agevolazioni fiscali, stimolare investimenti privati, sostenere l'integrazione industriale, definire normative chiare e standard di sicurezza specifici per gli Smr, implementare un sistema di valutazione ambientale, promuovere programmi di formazione e istruzione per professionisti del settore nucleare e industriale, favorire la cooperazione internazionale. (ANSA).

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