(ANSA) - ROMA, 21 FEB - Il 96% dei veicoli per il trasporto merci circolanti in Italia ha una percorrenza inferiore ai 300 km giornalieri. Questa flotta è ancora alimentata quasi completamente con carburanti di origine fossile, e a fronte degli oltre 150mila veicoli commerciali leggeri immatricolati nel 2022, solo 4.000 sono elettrici a batteria (BEV). Le immatricolazioni di veicoli elettrici però sono in costante aumento: oltre 4.000 nella categoria N1, a fronte delle 640 del 2018 e delle 1.014 del 2019. E' quanto emerge dal report "La ricarica del trasporto merci", realizzato da Kyoto Club e Motus-E.
Il settore secondo lo studio è in grado di mobilitare investimenti fino a 10 miliardi di euro al 2030. Si chiede ai Comuni di abilitare l'installazione di punti di ricarica di media potenza nei parcheggi di carico e scarico su strada; di riqualificare aree comunali per nodi di ricarica lungo il percorso in ambito urbano e rimessaggi comunali per imprese di logistica e mezzi di partite IVA; di applicare una scontistica sulla ricarica sia lungo il percorso sia notturna in rimessaggio, di fornire servizi di sharing di veicoli commerciali elettrici.
Per quanto riguarda i privati, il rapporto propone agli operatori di ricarica di fornire offerte flat integrate agli operatori di logistica per abbattere il costo operativo dei veicoli e garantire un tasso di utilizzo più alto alle infrastrutture. Fondi immobiliari e banche potrebbero riqualificare aree industriali dismesse per creare depositi o hub di ricarica, GDO e aree commerciali potrebbero mettere a disposizione un punto di ricarica ad alta potenza durante le operazioni di carico e scarico. Gli operatori della logistica, infine, potrebbero offrire la possibilità a terze parti di ricaricare ad alta potenza nei depositi. (ANSA).
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