In Francia nuova tassa su energia, ma non è nuova 'carbon tax'

PARIGI - Il ministro francese dell'Ecologia, Philippe Martin, ha annunciato la creazione di un 'contributo clima energia' che ha l'obiettivo di tassare i consumi di energia inquinanti di privati e imprese. "Non è una nuova versione della carbon tax", si è affrettato a precisare il ministro.

Secondo Martin, la decisione è stata presa dal premier Jean-Marc Ayrault e si discuterà nelle prossime settimane del suo ammontare e della periodicità. "Non è una nuova versione della carbon tax - assicura Martin - E' una delle misure della transizione energetica che deve permettere di preservare il potere d'acquisto dei francesi che diminuisce ogni giorno in particolare per l'aumento del costo dell'energia".

La carbon tax sulle emissioni di CO2 dei combustibili era tra i provvedimenti simbolo della mobilitazione ecologista dell'ex presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, ma fu poi bocciata dal Consiglio Costituzionale.

La portavoce del governo, Najat Vallaud-Belkacem ha precisato che "non si tratta di creare una nuova tassa. La nuova misura sarà presentata in settembre con l'insieme dei progetti di legge finanziari".

L'iniziativa è destinata ad "ammansire" i Verdi di Europe-Ecologie, riuniti in congresso estivo e periodicamente in ebollizione nel governo. I socialisti, riuniti nel loro congresso a La Rochelle, sono invece sempre più preoccupati per l'esasperazione dei francesi rispetto alla pressione fiscale che cresce, come rivelano tutti i sondaggi.

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