(ANSA) - FIRENZE, 25 MAG - Un impianto agrifotovoltaico sperimentale a Firenze, in via Bolognese, in grado di combinare, per una finalità sociale, la generazione di energia rinnovabile con le attività agricole, permettendo di mantenere la continuità delle coltivazioni sul luogo di installazione. Con il coordinamento di Confapi, Confederazione italiana della piccola e media impresa di Firenze, Prato e Pistoia, Anffas Onlus Firenze ha avviato lo studio per la realizzazione di un impianto agrifotovoltaico sui propri terreni.
Il progetto, in collaborazione con i dipartimenti di ingegneria industriale e di scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali dell'Università di Firenze, si spiega, "rappresenta un approccio virtuoso e innovativo verso una transizione sostenibile per un'organizzazione del terzo settore radicata nel territorio fiorentino e impegnata nel sostegno alla disabilità".
Il progetto prevede, si spiega ancora, "l'installazione di pannelli fotovoltaici sopraelevati che si integrano con decennali piante di olivo, creando nuovi spazi agricoli protetti a terra. Questi spazi beneficeranno di un microclima favorevole alla coltivazione di altre colture, come ciliegie, patate o fragole, che potranno rifornire la mensa delle case di accoglienza di Anffa Onlus Firenze e trasformarsi in prodotti a km zero per i canali distributivi di prossimità". Il progetto, in linea "con le più recenti indicazioni ministeriali per lo sviluppo di impianti fotovoltaici su suoli agricoli", "unisce e fa interagire tra loro tre settori fondamentali - sottolinea Silvia Casati, vice presidente Confapi e coordinatrice del progetto -: le energie rinnovabili, l'agricoltura e il sociale.
È una dimostrazione concreta che i sistemi circolari, che pongono al centro la persona, possono essere realizzati". La crescente domanda di energie rinnovabili, aggiunge Casati, " richiede ampi terreni per l'installazione degli impianti energetici, rischiando di entrare in conflitto con il settore agricolo. Gli impianti agrifotovoltaici risolvono questo problema integrando la produzione di energia con la coltivazione dei terreni agricoli". (ANSA).
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