Il riciclo del vetro si impara sui banchi di scuola

(ANSA) - ROMA, 23 GEN - Il riciclo del vetro si impara sui banchi di scuola. Il Consorzio Coreve (Consorzio recupero vetro), in collaborazione con la piattaforma digitale H-Farm che sviluppa progetti, lancia infatti il primo programma strutturato per tutte le scuole italiane (dell'infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado) dedicato all'economia circolare del vetro. E' un progetto innovativo, spiegano gli organizzatori in un comunicato congiunto, "per sensibilizzare i più giovani sulle opportunità rappresentate da un corretto conferimento degli imballaggi, nonché sulle straordinarie potenzialità di questo materiale 'immortale' in quanto riciclabile infinite volte".

Il programma di attività formative innovative è associato a un concorso che mette in palio un montepremi complessivo di 26.000 euro utilizzabile per l'acquisto di materiale didattico.

Il Consorzio ha messo a disposizione dei docenti una serie di kit sviluppati per essere utilizzati in autonomia, per la strutturazione delle lezioni. Scaricabili gratuitamente dal sito di Coreve, i kit sono pensati per i diversi cicli scolastici, con contenuti e supporti educativi adatti a ciascuna fascia di età.

"Con un tasso di riciclo nazionale del 76,6%, l'Italia è tra i Paesi più virtuosi a livello europeo avendo già superato da 3 anni il target Ue del 75% fissato per il 2030 - ricorda il presidente di Coreve, Gianni Scotti - Tuttavia, secondo lo studio condotto da AstraRicerche, il 58,6% dei ragazzi tra i 14 e i 24 anni non conferisce gli imballaggi in modo corretto".

Per la scuola secondaria di secondo grado, in particolare, è previsto uno "Startup Lab, sviluppato su un percorso di 4 ore di lezione in presenza durante l'orario scolastico, che impegnerà i ragazzi nella pianificazione di vere e proprie startup: l'obiettivo è risolvere problematiche reali legate alla filiera del riciclo del vetro, come ad esempio l'abbandono di bottiglie per strada, fenomeno che molto spesso caratterizza le serate della movida nelle città italiane", spiega la nota. (ANSA).

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