Il catamarano che studia il Mediterraneo, 'One' di Fondazione CVC sbarca a Venezia

Ha navigato per oltre un mese lungo le coste del mar Ionio e del Mar Adriatico, approdando sabato mattina nella splendida cornice dell'Arsenale di Venezia, dove si sta svolgendo la quarta edizione del Salone Nautico. È il catamarano One, laboratorio galleggiante del progetto M.A.R.E. (Marine Adventure for Research & Education), promosso per il secondo anno consecutivo dalla Fondazione Centro Velico Caprera, per monitorare la salute del Medirettaneo, dopo aver campionato nel corso del 2022 la costa tirrenica. La città storica è l'11/a fermata di un percorso a tappe che vede la collaborazione della One Ocean Foundation, e il supporto, in qualità di sponsor, di Yamamay e Polaroid Eyewear (gruppo Safilo) e Sorgenia, Nel corso di un mese di spedizione - il catamarano ha mollato gli ormeggi il 29 aprile dalla base della Marina Militare di Taranto - più di 60 ospiti sono saliti a bordo e hanno contributo alle attività di ricerca scientifica, supportando i biologi marini nei campionamenti e partecipando alle lezioni teoriche. La novità della seconda edizione del progetto è l'apertura a nuovi progetti ricerca, nazionali e internazionali. A bordo del catamarano si alternano studiosi provenienti dalle università dell'Insubria, di Pisa, Padova, oltre a ricercatori del Ruder Boskovic Institute di Zagabria, del Conisma e della stazione zoologica Anton Dohrn. Ad oggi, l'attività ha permesso di raccogliere 20 campioni di zooplancton per l’analisi dei livelli di inquinamento del mare Adriatico e 9 campioni di dna ambientale per il monitoraggio della biodiversità. I risultati delle analisi permetteranno di fare una valutazione dello stato di salute dell’Adriatico, e verranno uniti ai dati dell’anno scorso per una mappatura totale del Mediterraneo. Il catamarano proseguirà ora il suo viaggio lungo la costa orientale, con 'traguardo' finale a Corfù, il prossimo 8 luglio. "Abbiamo deciso di lasciare le acque dell'arcipelago per affrontare il Mediterraneo - spiega il segretario generale della Fondazione Centro Velico Caprera, Enrico Bertacchi - che è un mare chiuso e delicato. Nessuno ha sviluppato come questo progetto un'attività sistemica di ricerca, che abbiamo fatto prima nel Tirreno e ora nell'Adriatico, e nei prossimi anni anche fuori dai confini nazionali".

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