(ANSA) - ROMA, 21 MAG - Nel 2024 il 69% delle imprese italiane ha investito per ridurre il proprio impatto ambientale, migliorare la propria efficienza energetica o per attivare processi di economia circolare. Fra le grandi aziende con oltre 250 dipendenti, questa percentuale sale al 79%. Solo due anni fa, nel 2022, le aziende nazionali che avevano fatto investimenti simili erano il 45%. Lo rivela la 3/a edizione dell'Osservatorio sulla Clean Technology, Innovatec Group e Circularity, svolto da Eumetra per conto di Innovatec e Circularity, sentendo 450 imprese piccole, medie e grandi.
Nell'ambito della transizione ambientale, è la riduzione dei rifiuti il tema che più di tutti è ritenuto prioritario per il Paese (per il 54% delle imprese), con a seguire la tutela dell'ambiente (46%) e l'efficienza energetica (44%).
In questo contesto di crescente attenzione e consapevolezza verso le tematiche ambientali, con il 65% delle imprese che si aspetta un ulteriore incremento dei bisogni in quest'area, sono ancora molte le aziende italiane che non hanno un piano industriale legato alla sostenibilità (l'80%), dato che resta comunque molto alto anche nelle aziende di grandi dimensioni (il 61%).
Per contro sono sempre di più le imprese che si stanno strutturando per gestire in modo dedicato le tematiche green: nel 18% delle imprese italiane esiste un team o un'area riservata alla sostenibilità, un dato destinato a crescere e che è raddoppiato rispetto allo scorso anno (era il 10%).
Le aziende italiane sono frenate nel loro percorso verso la sostenibilità dai costi elevati degli investimenti green e della riconversione sostenibile dei loro processi produttivi (84% delle imprese) e dalla la mancanza di competenze (72%). (ANSA).
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