Quotidiano Energia - Entro il 2023 la Germania potrà contare su cinque Fsru in funzione, per una capacità di rigassificazione complessiva di circa 25 miliardi di mc all’anno. Lo ha annunciato il vice-cancelliere e ministro dell’Economia e del Clima, Robert Habeck, precisando che oltre ai quattro terminali già previsti un consorzio privato ne realizzerà un quinto al largo di Lubmin.
La Fsru da 4,5 mld mc/anno di Lubmin (punto di approdo in Germania del gasdotto Nord Stream) sarà fornita da TotalEnergies e installata da Deutsche ReGas, secondo cui il terminale – denominato Deutsche Ostsee – entrerà in funzione entro la fine di quest’anno.
In una seconda fase Deutsche ReGas potrebbe installare a Lubmin una seconda Fsru di maggiori dimensioni, che porterebbe la capacità di rigassificazione totale a 15 mld mc/anno, e in una terza che potrebbe essere avviata nel 2025 al polo Gnl si potrebbe aggiungere un impianto galleggiante per la ricezione di idrogeno.
“Dobbiamo costruire nuove infrastrutture il più rapidamente possibile per poter sostituire il gas russo ed è quindi un’ottima notizia che, oltre alle quattro navi volute dallo Stato, ve ne sia ora una quinta privata che ci consente di aumentare l’offerta”, ha commentato Habeck.
Il ministro ha precisato che entro il 2022 sarà operativa anche la Fsru da 5 mld mc/anno che Rwe sta realizzando a Wilhelmshaven, mentre quella di Brunsbüttel (sempre di Rwe e da 5 mld mc/anno) sarà avviata tra un anno ma raggiungerà la piena capacità a fine 2023.
A fine 2013 entreranno in funzione anche le due Fsru contrattate da Uniper, che saranno posizionate a Stade e a Lubmin.
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