Quotidiano Energia - L’Autorità Antitrust tedesca, Bundeskartellamt, ha esteso ai fornitori di elettricità l’indagine su eventuali comportamenti illeciti nella gestione dei sussidi pubblici ai consumatori.
I sussidi, introdotti dal Governo alla fine dell’anno scorso nell’ambito dello “scudo protettivo” da 200 miliardi di euro contro il caro-energia), prevedono un tetto massimo ai prezzi di elettricità, gas e calore da teleriscaldamento per le famiglie e le aziende. Secondo il Bundeskartellamt, alcune società potrebbero aver gonfiato i prezzi per poi incassare dallo Stato la differenza con il tetto.
L'Antitrust, che il mese scorso ha messo nel mirino i fornitori di gas e di calore, ha annunciato oggi l’avvio delle verifiche su “un numero a due cifre di fornitori di elettricità che hanno richiesto pagamenti” sulla base del meccanismo.
Tra i fornitori oggetto dell’indagine, ha precisato il presidente dell’Autorità, Andreas Mundt, ci sono “distributori appartenenti a grandi gruppi energetici, utility municipali, fornitori regionali e anche piccoli fornitori di elettricità rinnovabile, che rappresentano assieme il 20% circa dei pagamenti complessivi effettuati per la fornitura di elettricità ai consumatori domestici e alle piccole imprese”.
Il Bundeskartellamt, che prima di avviare l’indagine ha analizzato i dati del periodo gennaio-maggio 2023 forniti dai Tso, “sta anche esaminando numerosi fornitori che hanno richiesto i pagamenti in relazione alle forniture elettriche ai grandi consumatori con consumi superiori a 30.000 kWh all’anno”, ha aggiunto Mundt.
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