(ANSA) - ROMA, 01 AGO - Negli ultimi 60 anni ogni abitante del pianeta ha perso oltre il 60% di foreste: siamo passati dall'avere 1,4 ettari di foresta per ogni persona nel 1960 ad appena 0,5 ettari nel 2019. A indicarlo sono le stime realizzate da ricercatori di tutto il mondo guidati dall'Istituto di ricerca su foreste e prodotti forestali, in Giappone, e pubblicate sulla rivista Environmental Research Letters.
Nonostante nei paesi più ricchi come in Italia la superficie delle foreste stia crescendo, a livello globale la loro estensione continua a diminuire in modo costante: a fronte di una crescita di 355 milioni di ettari, negli ultimi 60 anni si registra una distruzione di 437 milioni di ettari. Una perdita complessiva di 81 milioni di ettari, circa 3 volte l'intera superficie dell'Italia. Dati che combinati con la crescita della popolazione, cresciuta nel frattempo da 3 a quasi 8 miliardi di persone, indicano come la superficie di foreste per ogni abitante sia diminuita di oltre il 60%, passando 1,4 ettari pro-capite nel 1960 ad appena lo 0,5 nel 2019.
La distruzione delle foreste si verifica principalmente nei paesi più poveri nelle regioni tropicali "ma - sottolinea Ronald Estoque, dell'Istituto di ricerca su foreste e prodotti forestali e responsabile dello studio - anche il ruolo delle nazioni più sviluppate in questa perdita di foreste deve essere studiato più a fondo. Con il rafforzamento della conservazione delle foreste nei paesi più sviluppati, la perdita di foreste viene spostata nei paesi meno sviluppati". Una perdita grave, aggiungono gli autori, per gli ecosistemi naturali e che ha grande impatto per la vita di almeno 1,6 miliardi di persone, prevalentemente di paesi in via di sviluppo, che dipendono in vario modo dalle stesse foreste (ANSA).
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