(ANSA) - ROMA, 03 DIC - "Dal 2005 a oggi abbiamo investito in azienda 100 milioni in impianti e, per il riciclo degli imballaggi, più della metà.
Se passasse il Regolamento Ue sul riuso, potremmo dire che gran parte degli investimenti sarebbero vanificati. Anzi un gruppo come Ferrarelle si troverebbe a dover installare nuovi impianti spendendo almeno 15 milioni per linea. Ma quel che è peggio, è che l'impatto sull'ambiente sarebbe ben peggiore". Ad affermarlo in una intervista al Sole 24 Ore il presidente di Ferrarelle Spa Carlo Pontecorvo.
"Abbiamo rilevato il gruppo nel 2005 - racconta - e da allora abbiamo sempre investito in sostenibilità a tutto tondo". Hanno un impianto "per il riciclo delle bottiglie in Pet, in cui abbiamo investito circa 40 milioni nel 2018 che ogni anno toglie dall'ambiente oltre 20mila tonnellate di bottiglie provenienti dalla differenziata, trasformate in R-Pet pronto a una nuova vita". Se la Commissione Ue approvasse il regolamento che ridà slancio a riuso e sistemi di deposito con cauzione per bottiglie di plastica e lattine in alluminio "gran parte dell'industria italiana del settore, e più in generale di quella europea, dovrebbe rivedere le strategie orientate al riciclo adottate da 15 anni. Con costi molto alti. Molte imprese, quelle di minori dimensioni, non ce la faranno. Il riuso non fa bene all'ambiente. La bottiglia deve essere più spessa, quindi con maggiore quantità di plastica prodotta e dispersa. La sanificazione, poi, richiede alte temperature, quindi con maggiore consumo di energia". (ANSA).
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