(ANSA) - FIRENZE, 8 GIU - I vantaggi dell'utilizzo del vetro leggero in cantina, specie a livello di sostenibilità ambientale in termini di minore CO2 prodotta, ma anche la necessità di una maggiore cultura e consapevolezza tra i consumatori per sfatare alcuni falsi miti affinché l'impiego di tale materiale non si traduca in uno svantaggio competitivo per le aziende vitivinicole, tanto da costringerle a non comunicare alcune delle proprie scelte 'green'. Di questi temi si è parlato nel convegno organizzato dalle Donne del vino alla Vetreria Etrusca di Montelupo Fiorentino (Firenze) dal titolo "Vetro leggero sfide e nuovi trend". Nel corso del convegno, spiega una nota, è stato presentato lo studio realizzato dalla direttrice operativa dell'Osservatorio sulla sostenibilità nei settori del vino e turismo del vino dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Marta Galli. La ricerca, che ha riguardato 22 interviste a Donne del vino produttrici di Veneto e Toscana, evidenzia la diffusa volontà delle donne di contribuire alla riduzione dell'impronta carbonica del vino. La capacità di comunicare le proprie scelte ambientali da parte delle cantine è però meno generalizzata ed è migliore nelle aziende grandi (sopra 50 milioni di fatturato). Purtroppo in Italia, si sottolinea, l'utilizzo di vetro leggero si scontra con alcuni 'falsi miti' da parte dei consumatori e molte cantine si sentono un po' sole di fronte alle scelte ambientaliste e chiedono una "consumer education" al fine di veder premiati i propri sforzi nella sostenibilità. La ricerca mostra come per le cantine l'impegno sull'ambiente è visto soprattutto come un dovere etico e non tanto come un'opportunità perché ha un costo economico.
"Questa iniziativa delle Donne del vino si pone in linea con la sensibilità che le donne dimostrano non solo al prodotto ma a tutto un mondo che gira intorno alla qualità e al valore del prodotto stesso", ha sottolineato Saccardi. Per Donatella Cinelli Colombini, delegata delle Donne del vino toscane, "l'uso del vetro leggero è fondamentale per la sostenibilità del comparto enologico perché la produzione di ogni chilogrammo di vetro equivale all'emissione di 2,7 chilogrammi di CO2". (ANSA).
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