(ANSA) - ROMA, 02 MAR - Dall'utilizzo di app e droni alla stampa 3D,sono tanti gli strumenti tecnologici e i progetti in azione in Italia a sostegno della natura e della biodiversità. A fare il punto - alla vigilia del World Wildlife Day, giornata mondiale dedicata quest'anno a "connettere le persone e il Pianeta: esplorare le innovazioni digitali nella conservazione della natura selvatica" - è Legambiente con il nuovo dossier "Natura selvatica a rischio in Italia". Otto le esperienze pilota avviate in Italia.
Tra questi l'app di citizen science Marine Ranger con cui dal 2021 ad oggi oltre 3mila users hanno segnalato 723 delfini avvistati nel Mediterraneo. Altro esempio pilota, l'App Life Sea.Net (dell'omonimo progetto di cui Legambiente è capofila), che offre info dettagliate su otto specie oggi sottoposte a minacce di diverso tipo: la cicala grande (o magnosa), il corallo rosso, il dattero di mare, la patella ferruginea, la posidonia oceanica, il riccio diadema, la tartaruga marina Caretta caretta, il tursiope, tutti sottoposti a minacce di diverso tipo. Sempre in Italia, la creazione della prima criobanca del seme in Europa, nata nel 2021 per preservare la biodiversità della trota mediterranea autoctona nei fiumi molisani.
Ed ancora i droni utilizzati sia come "sentinelle" per controllare i tratti di costa della Penisola dove nidifica sempre di più la tartaruga marina Caretta caretta (454 i nidi ufficialmente censiti in 10 regioni italiane nel 2023 anno dei record), sia per analizzare le specifiche minacce riguardanti i siti di nidificazioni come la suscettibilità alle inondazioni (dovute all'innalzamento del livello del mare) delle spiagge.
Altra esperienza è quella avviata con la stampa 3D per proteggere e ripristinare le barriere coralline, realizzando barriere coralline artificiali da posizionare in mare per favorire la proliferazione di spugne, alghe, molluschi e altri organismi, come sta accadendo in Sardegna.
Fondamentale poi l'uso della tecnologia contro il bracconaggio, roghi e smog: i sensori IoT (Internet of Things)sono potenti alleati nel monitorare gli spostamenti dei bracconieri, per rilevare gli incendi. Il comune siciliano di Carini si sta avvalendo di questa tecnologia nel contrasto agli incendi. Infine i sensori IoT sono impiegati anche nei monitoraggi Inwit e Legambiente sulla qualità dell'aria e dei relativi impatti sulla biodiversità.
Inoltre Legambiente ricorda la necessità di accelerare sulla digitalizzazione nell'ambito di quanto previsto dal Pnrr e la definizione dei Piani d'azione per le specie e gli ecosistemi a rischio. (ANSA).
© RIPRODUZIONE RISERVATA