Cop27: Egitto, dobbiamo affrontare sfida finanza climatica

(ANSA) - ROMA, 05 OTT - "Non abbiamo ancora mantenuto l'impegno del fondo 100 miliardi di dollari (per aiutare i paesi poveri a decarbonizzare, n.d.r.). La finanza di mitigazione (del cambiamento climatico, n.d.r.) sta ricevendo più attenzione di quella per l'adattamento, e gli strumenti di finanza sono ancora soprattutto prestiti non agevolati, piuttosto che prestiti e sussidi agevolati, che rappresentano soltanto il 6% della finanza climatica. Dobbiamo trovare un modo per affrontare questa sfida". Lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, presidente designato della Cop27, intervenendo a Kinshasa, in Congo, alla PreCop27, l'evento preparatorio della conferenza annuale dell'Onu sul clima, quest'anno prevista a Sharm el-Sheikh dal 6 al 18 novembre.

"Senza una finanza appropriata ed equa che faccia da catalizzatore - ha detto il ministro, continueremo a combattere per avere un'azione climatica efficace. Ritardare l'azione la renderà solo più dura e più costosa". Shoukry ha sostenuto l'inclusione nell'agenda di Sharm el-Sheikh di un fondo per ristorare le perdite e i danni (loss & damages) provocati dal riscaldamento globale nei paesi più poveri. Si tratta di una delle richieste principali dei paesi meno sviluppati, della quale l'Egitto si è fatto portavoce. Il presidente della Cop27 ha ricordato che di recente, la Danimarca ha stanziato 13 milioni per uno strumento finanziario per le perdite e i danni, seguendo l'esempio della Scozia.

"Dobbiamo sviluppare e coltivare un senso di reciproca fiducia e comprensione - ha concluso Shoukry -. Dobbiamo tutti essere all'altezza del momento, mostrare leadership e mettere da parte interessi nazionali ristretti". (ANSA).

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