Consumi elettrici industriali, a maggio -8,13% ma con segnali di ripresa

Quotidiano Energia - Ancora un segno meno per i consumi elettrici industriali a maggio seppure con qualche segnale di recupero rispetto al mese precedente.

L’ indice Imcei elaborato da Terna (non ancora destagionalizzato) fa infatti segnare un -8,13% rispetto a maggio 2022 ma un +6,43% su aprile 2023, che però scontava più giorni festivi (Pasqua e il ponte del 25, contro il ponte del 1° maggio).

Riguardo ai settori, risultano positivi mezzi di trasporto (+11%), ceramiche/vetrarie (+7%), la voce “altri settori” (+4%) e l’alimentare (+2%). Il calo più mercato è ancora dei metalli non ferrosi (-38%), seguito dall’industria cartaria (-21%) e dalla meccanica (-12%).

Sul fronte delle singole regioni, è ancora il Lazio a far segnare l’incremento maggiore (+7%, 74 GWh) mentre la flessione più marcata è quella della Sardegna (-31%, 69 GWh).

L’indice Imcei monitora i consumi di circa 1.000 operatori industriali connessi direttamente alla rete di trasmissione elettrica nazionale (i cosiddetti “energivori”).

Intanto, Terna informa che a seguito alle richieste degli operatori sarà ulteriormente esteso fino al giorno di flusso 14 giugno 2023 il periodo di prove in bianco propedeutiche alla partecipazione alla piattaforma europea “automatic Frequency Restoration Reserve” (aFRR) per lo scambio di energia di bilanciamento, di cui all’art. 21 del Regolamento (UE) 2017/2195, e sviluppata nell’ambito del progetto "Platform for the International Coordination of Automated Frequency Restoration and Stable System Operation" (Picasso).

La proroga, rimarca il Tso, “consente una maggiore partecipazione degli operatori alle prove in bianco”.

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