Clima: Versey (Aviva), una nuova Bretton Woods sulla transizione

(ANSA) - MILANO, 15 NOV - L'amministratore delegato di Aviva Investors (gruppo Aviva) Mark Versey chiede una nuova 'Bretton Woods' sul cambiamento climatico sulla scia di quanto avvenne nel 1944 per sostenere la ricostruzione mondiale dopo la guerra.

E' quanto si legge in una nota in cui il manager propone di "coinvolgere le istituzioni di Bretton Woods, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale" insieme a "tutti gli enti regolatori e di vigilanza dei settori della gestione patrimoniale, bancario e assicurativo" per realizzare un "un cambiamento coraggioso". In sostanza Versey invoca un "piano di transizione globale per la finanza" in occasione della nuova conferenza di Bretton Woods prevista per il 2024. L'obiettivo è di "riformare il sistema finanziario globale e mobilitare il capitale privato così da scongiurare una catastrofe climatica".

In caso contrario, secondo Versey, "il riscaldamento del pianeta avrebbe conseguenze ambientali, sociali ed economiche senza precedenti, tra cui il potenziale collasso del sistema finanziario già entro la fine del secolo".

"L'economia e il sistema finanziario globali - denuncia Versey - stanno attualmente finanziando la propria distruzione, perché l'architettura finanziaria globale non è adatta allo scopo". Secondo versey occorre che "le istituzioni chiave del sistema creino i loro piani di transizione globale per la finanza e che pongano le questioni climatiche al centro della loro agenda. Questo accelererà la realizzazione dell'Accordo di Parigi e degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) delle Nazioni Unite." Aviva ha inviato un proprio studio sul cambiamento climatico alla Cop27 in corso a Sharm El Sheikh. (ANSA).

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