Caro energia, scontro sull’Ets

Quotidiano Energia - Ci saranno anche un possibile tetto di prezzo alla CO2 o la sospensione del sistema Ets tra le opzioni sul tavolo del Consiglio Energia straordinario del 9 settembre. La richiesta è arrivata infatti da più parti ed è caldeggiata anche dalla Repubblica Ceca, presidente di turno del Consiglio Ue.

Dopo l’annuncio di una proposta di price cap alla CO2 che sarà formulata dalla Spagna, sul tema si è registrato ieri un botta e risposta tra il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, che per primo ha lanciato l’idea, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

Intervenendo al Baltic Sea Summit di Copenaghen, Morawiecki ha chiesto la sospensione del sistema Ets. “Perché aggiungere altri 90 o 100 euro sotto forma di quote Ets a prezzi dell’elettricità già molto alti?”, si è domandato il premier, convinto che “potremo riavviare il sistema nel momento in cui il mercato dell’energia europeo sarà tornato alla normalità e avremo riportato la pace in Ucraina”.

Nel suo discorso allo stesso evento, von der Leyen ha però replicato che la Ue “ha bisogno dell’Ets per ridurre le emissioni di CO2”, mentre “il vero motivo dell’aumento dei prezzi elettrici è il gas, principalmente il gas russo manipolato da Putin”.

In questo senso, la presidente dell’esecutivo comunitario ha sostenuto che “il prezzo dell’elettricità è composto per il 94% da fattori, principalmente il gas, diversi dall’Ets, che rappresenta solo il 6%”.

E anche guardando all’evoluzione delle quotazioni, ha aggiunto von der Leyen, rispetto all’anno scorso “la CO2 è cresciuta del 58%, soprattutto a causa del carbone, mentre il gas si è incrementato del 580%”.

La numero uno della Commissione ha invece concordato “in modo assoluto” con Morawiecki sull’urgenza di “rivedere i meccanismi di prezzo nel mercato elettrico”. Un argomento, ha confermato von der Leyen, sul quale Bruxelles sta lavorando al fine di “sviluppare sia uno strumento di emergenza che una riforma strutturale di lungo-termine”.

Ma sarebbe possibile sospendere il sistema Ets?

Secondo la International emissions trading association (Ieta), non esisterebbero al momento basi legali per introdurre misure di questo tipo, che dovrebbero quindi passare per una modifica della direttiva Ets da concordare al livello di Consiglio e da recepire poi da tutti i 27 Stati Ue.

“La direttiva dovrebbe essere modificata attraverso un normale processo di co-decisione che coinvolgerebbe la Commissione, l’Europarlamento e il Consiglio e durerebbe da uno a due anni e mezzo”, ha spiegato a S&P Global la responsabile Politiche Ue di Ieta, Julia Michalak, sottolineando che bisognerebbe inoltre “eliminare o sospendere l’obbligo di restituzione delle quote Ets da parte delle aziende con una modifica alle varie legislazioni nazionali”.

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