Carburanti: prezzi in salita con la fine del taglio delle accise

Quotidiano Energia - Il 2023 parte con prezzi in aumento sulla rete carburanti per la fine dello sconto sulle accise introdotto dal 22 marzo e poi ridotto da dicembre. Dal 1° gennaio sono state infatti ripristinate le aliquote che erano in vigore fino al 21 marzo con un effetto al consumo, Iva inclusa, di +18,3 cent/litro su benzina e diesel e +3,4 cent/litro sul Gpl. Alla crescita della componente fiscale con cui è cominciato il 2023 si aggiunge il rialzo dei prezzi raccomandati con cui si è chiuso il 2022, con Eni salita il 31 dicembre di 2 centesimi sulla benzina e 1 sul diesel.

Il monitoraggio dei prezzi praticati sul territorio mostra di conseguenza medie in progressivo aumento. Nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 di ieri 2 gennaio, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,764 euro/litro (1,627 il dato del 29 dicembre, l’ultimo monitorato nel 2022), con i diversi marchi compresi tra 1,751 e 1,789 euro/litro (no logo 1,757). Il prezzo medio praticato del diesel self è a 1,827 euro/litro (contro 1,693), con le compagnie tra 1,814 e 1,838 euro/litro (no logo 1,821).

Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è 1,900 euro/litro (1,779 il valore precedente) con gli impianti colorati con prezzi tra 1,859 e 1,979 euro/litro (no logo 1,805). La media del diesel servito è 1,962 euro/litro (contro 1,844), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,919 e 2,037 euro/litro (no logo 1,866).

I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,793 e 0,804 euro/litro (no logo 0,773). Infine, il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,312 e 2,603 (no logo 2,328), livelli in salita per lo stop allo sconto fiscale che era in vigore dal 3 maggio.

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