(ANSA) - ROMA, 05 MAR - Ogni anno famiglie, imprese e P.A affrontano una spesa complessiva per le forniture di energia elettrica pari in media a circa 90 miliardi di euro. Una spesa che, indipendentemente dall'andamento dei prezzi dell'energia, potrebbe essere ridotta di 9 miliardi di euro annui fornendo informazioni corrette ai consumatori, garantendo maggiore trasparenza ed eliminando pratiche aggressive e scorrette nella vendita dei contratti di fornitura al pubblico. I dati arrivano dall'associazione degli Utility Manager Assium e Consumerismo No Profit.
"È importante non lasciare questo mestiere libero a chiunque, ma istituire un obbligo di certificazione e istituire un registro nazionale degli Utility Manager. La spesa annua potrebbe così essere ridotta di circa 9 miliardi l'anno", afferma Presidente di Assium, Federico Bevilacqua.
Le proposte di contratto al pubblico si basano su tre elementi comuni a tutti: costi fissi mensili; prezzo fisso o variabile; spread su variabile. Il restante 50% della bolletta rimane uguale per tutti. Ed è qui che - secondo le due associazioni - risulta necessario andare alla ricerca dell'offerta con costi mensili più contenuti.
"Il prezzo di mercato (Pun, prezzo unico nazionale) è influenzato da alcune variabili facilmente verificabili in autonomia o con l'aiuto di un Utility Manager - spiega Davide Cornaggia di Assium -. Consigliamo a tutti i consumatori di verificare se i contratti siano in linea con i prezzi attuali, ormai saldamente sotto i 0,10 euro al kilowattora. Ricordiamo che è possibile disdire il proprio contratto in qualunque momento e che, qualora abbiano un prezzo fisso, le eventuali penali non si applicano a contratti sottoscritti prima del 1 gennaio 2024".
"Consumerismo No Profit sostiene la "battaglia" degli specialisti di Assium che propongono l'individuazione di una figura che sia tecnicamente delegata ad occuparsi delle utenze delle famiglie, delle imprese ed anche dei comuni che molto spesso lasciano al freddo i cittadini proprio perché incapaci di gestire le utenze", conclude il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele. (ANSA).
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