Aree marine e i parchi Pelagos insieme nel progetto Claps

(ANSA) - ROMA, 29 GIU - Le Aree Marine Protette e i Parchi Nazionali della Rete Italiana Pelagos uniti insieme per la tutela dei mammiferi marini nell'era dei cambiamenti climatici.

Il progetto, che prende il nome di Claps (CLimate Adaptation Pelagos Sanctuary) e che vede il coinvolgimento di ben 12 partner (le aree protette di Portofino, Isola di Bergeggi, Cinque Terre, Secche della Meloria, Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Parco Nazionale Asinara, Parco Nazionale Maddalena,Capo Testa e Area di Tutela Marina di Capo Mortola, Università di Pavia, Nauta srl e Menkab: il respiro del mare) si pone l'ambizioso obiettivo di rafforzare il ruolo dei Parchi marini quali sentinelle del cambiamento climatico e attori chiave nel monitoraggio acustico delle specie del Santuario. L'attività prevede infatti il posizionamento di stazioni fisse di monitoraggio, sia per la temperatura dell'acqua, sia per l'ascolto dei cetacei attraverso idrofoni, che permettano di iniziare a comprendere gli effetti dell'innalzamento della temperatura sui cetacei e l'impatto del rumore sugli stessi.

Molte delle aree marine protette coinvolte sono già parte di reti di monitoraggio ben strutturate ed efficaci. Il progetto si rivela quindi anche uno strumento utile a consolidare tali esperienze di successo.

La tutela dei mari e degli oceani, si ricorda in una nota, rappresenta la sfida e l'obiettivo da raggiungere su scala globale. Il bacino del Mediterraneo è stato identificato come hotspot di biodiversità a rischio climatico, con temperature del mare che aumentano più rapidamente rispetto ad altre aree e con ondate di calore marine, siccità e inondazioni costiere sempre più frequenti. "E' dimostrato che le aree marine protette, se efficacemente gestite, possono rappresentare soluzioni basate sulla natura per l'adattamento al clima, fornendo rifugi e aumentando la resilienza di habitat e specie ai cambiamenti climatici. Più efficace è la protezione, più gli organismi e gli ecosistemi saranno in grado di far fronte e continuare a sostenere zone di pesca produttive e altri servizi ecosistemici". (ANSA).

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