(ANSA) - ROMA, 27 MAG - Le associazioni animaliste Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, Lndc e Wwf Italia hanno inviato una diffida alle regioni italiane chiedendo di non autorizzare la caccia alla tortora selvatica. La Commissione europea, scrivono in un comunicato congiunto, ha infatti chiesto all'Italia di fermare la caccia a questo uccello migratore la cui popolazione versa in uno stato di pericoloso declino.
La richiesta Ue, spiega la nota, "è motivata da dati scientifici inconfutabili e per questo il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha a sua volta trasmesso un invito alle regioni di astenersi dall'autorizzare la caccia, quantomeno per la prossima stagione" invece la tortora selvatica è "nell'elenco delle specie cacciabili anche per la stagione venatoria 2024/25".
Si tratta di "una delle specie più ambite dai cacciatori e per questo le associazioni venatorie e i politici di riferimento fanno fatica ad assumersi la responsabilità di dire ai cacciatori di tenere a bada i fucili, almeno per qualche anno".
"Ricordiamo alle regioni - dichiarano Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, Lndc e Wwf Italia - che è loro dovere anteporre l'interesse generale alla conservazione della natura rispetto alle richieste di una risicata categoria autoreferenziale di privati. L'atteggiamento autolesionista delle associazioni venatorie testimonia come in Italia quando si tratta di caccia, gli interessi e i giochi di potere siano più importanti della conservazione delle specie". In Parlamento, ricorda la nota, "si sta discutendo di eliminare la possibilità per le associazioni di protezione ambientale, di impugnare i calendari venatori, così togliendo a tutti i cittadini uno strumento essenziale per garantire il rispetto delle norme e soprattutto per evitare che le regioni autorizzino il compimento di attività i cui effetti dannosi sono irreversibili. Un gravissimo bavaglio giudiziario". (ANSA).
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