(ANSA) - ROMA, 31 OTT - "Aldilà delle necessità emergenziali, il vero modo per dimostrare concreta solidarietà alla Spagna alluvionata, così come in precedenza era accaduto all'Italia ed a Paesi est-europei, è che la Ue assuma il contrasto e l'adattamento alla crisi climatica come obbiettivi prioritari comuni, estrapolando da quelle correnti le spese, che i singoli Paesi devono affrontare per aumentare la resilienza di territori e delle comunità, che vi abitano": a richiederlo è Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione nazionale dei Consorzi di bacino (Anbi), esprimendo partecipata vicinanza alla popolazione iberica.
"Quanto sta accadendo in Spagna è un ammonimento per tutti, perché solo la casualità meteorologica ha evitato che la già grave alluvione nel Bolognese non sia stata una catastrofe simile - aggiunge Massimo Gargano, direttore generale di Anbi -.
Di fronte ad autentiche cascate di pioggia, la rete idraulica, ma più in generale la sistemazione del territorio, compromesso da un'irrefrenabile cementificazione e dall'abbandono delle campagne nelle aree interne, sono inadeguati, e necessitano di sempre più urgenti interventi infrastrutturali, per non lasciare l'Italia alla mercè dell'estremizzazione degli eventi atmosferici. Alla politica ribadiamo: la manutenzione del territorio è la prima opera pubblica di cui il Paese ha bisogno!" Le emergenze idrogeologiche sono lì a dimostrarlo, conclude Anbi, ed il lungo periodo di instabilità atmosferica, che ha caratterizzato finora l'autunno 2024, evidenzia le fragilità di una Penisola esposta agli effetti della crisi climatica ed in forte ritardo sulla programmazione delle azioni di contrasto: il numero di nubifragi abbattutisi sulla Penisola nei mesi di Settembre ed Ottobre 2024 è quantificato in 692, cioè il 91% di quelli complessivamente registrati (759) nello stesso periodo del quinquennio 2019-2023, secondo l'European Severe Weather Database. (ANSA).
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