ROMA - Nei Grandi Laghi americani scatta "l'allarme" per la carpa asiatica. I ricercatori hanno documentato per la prima volta che la specie - considerata altamente invasiva in tutto il nord America - si è riprodotta con successo all'interno del bacino dei Grandi Laghi.
L'analisi - svolta dalla Geological Survey statunitense e dalla Bowling Green State University in Ohio - ha scoperto che le quattro carpe erbivore catturate l'anno scorso lungo il Sandusky River, un affluente del lago Erie, sono nate e cresciute in quel luogo e non sono state introdotte in un secondo momento.
Un dato importante considerando il fatto che la carpa erbivora appartiene ad una delle quattro specie importate dall'Asia alcuni decenni fa per cercare di gestire la proliferazione di alghe e di piante indesiderate; come spiegano i ricercatori sulla CBC, tuttavia gli esemplari sono fuggiti in libertà e si sono diffusi nel Mississippi e in altri fiumi e laghi causando non pochi problemi. Questi pesci infatti crescono molto velocemente e mangiano grandi quantità di plancton, mettendo così a rischio la sopravvivenza delle specie autoctone.
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