Agrion studia algoritmo che taglia i consumi d'acqua del 30%

(ANSA) - TORINO, 30 MAR - Grazie a uno speciale algoritmo gli agricoltori potrebbero ridurre del 30% il consumo d'acqua regolandolo in base alle effettive necessità dei terreni. E' lo studio, per evitare sprechi e stress idrici dannosi alle piante, che sta mettendo a punto Agrion, la Fondazione per la ricerca, l'innovazione e lo sviluppo tecnologico dell'agricoltura piemontese.

Il progetto di ricerca si focalizza su algoritmi che rilevano l'umidità del terreno tramite sensori. E in ulteriore passo avanti è l'implementazione di un software per un'App che consenta agli agricoltori di consultare le informazioni raccolte dalla centralina e controllare in tempi reali i diversi settori irrigui, spegnendo o attivando l'impianto di irrigazione. "I risultati sono promettenti - spiega Giacomo Ballari, presidente di Agrion - senza contare che la possibilità di gestire gli impianti di irrigazione da remoto è un supporto notevole soprattutto in caso di frazionamento fondiario, molto diffuso in Piemonte".

Agrion si dedica da oltre 15 anni alo sviluppo di strategie di irrigazione innovative, con interventi che riguardano in particolare il settore frutticolo ma che si sono estesi anche a quello vitivinicolo. I nuovi impianti ortofrutticoli della Fondazione sono dotati di sistemi di microirrigazione che consentono un'ottimizzazione dei consumi fino al 60%.

Già nel 2005 si è dotata di un microinvaso da 5.300 metri cubi per raccogliere l'acqua piovana senza intaccare le falde.

"Non è una soluzione facilmente adottabile da tutte le realtà agricole - dice Ballari - ma l'accumulo di acqua superficiale rappresenta comunque una strategia doverosa per rispondere prontamente ai periodi di siccità"- (ANSA).

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