Aero, 'Azione riveda sue posizioni contro l'eolico offshore'

(ANSA) - ROMA, 07 MAR - "Invitiamo i deputati di Azione, Popolari europeisti riformatori, Renew Europe a un incontro conoscitivo sullo straordinario lavoro che stiamo compiendo in Italia per realizzare una filiera Made in Italy" dell'eolico offshore. Un mondo di opportunità a partire dalle migliaia di operatori che verranno assunti. Sono certo che queste informazioni consentiranno ai deputati di Azione di rivedere le loro posizioni".

Lo scrive in un comunicato il presidente di Aero, associazione delle imprese dell'eolico offshore in Italia, Fulvio Mamone Capria.

Ieri alcuni parlamentari di Azione, Popolari europeisti riformatori, Renew Europe in una interrogazione al ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica hanno sostenuto che la potenza di 3,8 gigawatt di eolico offshore in 4 anni indicata dal Pniec (il piano nazionale dell'energia) sarebbe sproporzionata, e 20 volte superiore a quello previsto in tutto il resto dell'Europa.

«Ci preme precisare in primis ai deputati di Azione e a tutta la comunità - scrive Mamone Capria - che l'eolico offshore rappresenta un'opportunità senza precedenti per il sistema Italia, fondamentale per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione del nostro Paese, ma anche, e soprattutto, in vista dell'obiettivo di rendere il Paese indipendente a livello energetico, oltre a rappresentare un'opportunità di sviluppo industriale e crescita economica" "La Strategia per lo sviluppo delle energie rinnovabili offshore della Commissione europea - ha proseguito Mamone Capria - ha definito che gli obiettivi in tutti i bacini marittimi dell'Ue sono pari ad almeno 60 Gw entro il 2030 e 340 Gw entro il 2050 e che l'obiettivo al 2050 potrebbe addirittura traguardare i 450 Gw. La Germania punta a 30.000 Mw al 2030, i Paesi Bassi a 22.000 Mw, la Danimarca a 12.900 Mw; i più 'piccoli' Portogallo e Grecia hanno dichiarato obiettivi pari a 12.000 e 10.000 Mw rispettivamente. Dati incontrovertibili e che dovrebbero far riflettere rispetto alle dichiarazioni ascoltate ieri". (ANSA).

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