StoryLab / Bergamo Città
Martedì 11 Agosto 2015
Quando non c’era la lavatrice
che fatica il bucato all’aperto...
Una vecchia foto del lavatoio di via Mario Lupo, in Città Alta, ci porta agli anni in cui le famiglie bergamasche non avevano lavatrici e asciugatrici in casa. Per fare il bucato si andava al lavatoio pubblico. Questo angolo della città, che negli anni 70 rischiò di essere demolito, è rimasto intatto, ma al posto delle massaie con le ceste piene di panni da lavare oggi ci sono i turisti che passeggiano per il centro storico.
Il lavatoio di via Mario Lupo fu costruito nel 1890. Prima di allora le massaie dovevano lavare i panni nei due lavatoi medievali vicino alla chiesa di San Lorenzo, ma alimentati da sorgenti inquinate, questo lavatoio era invece dotato di acqua pulita.
Nella foto pubblicata su Storylab (autore e anno sconosciuti, tratta da «Bergamo nelle vecchie fotografie», di D. Lucchetti) si vede un gruppo di donne con bimbi al seguito e le ceste dei panni. In primo piano si vede anche un uomo, particolare inconsueto visto che all’epoca questo tipo di attività era completamente affidato alle donne.
Dopo che anche le ultime massaie abbandonarono il lavatoio, nel novembre del 1972 il Comune decise di demolirlo con l’obiettivo di realizzare un angolo con qualche panchina. I lavori erano già iniziati quando intervenne la Sovrintendenza, che bloccò la demolizione. Oggi il lavatoio non è più un luogo «di servizio», ma una tappa per i tanti turisti che frequentano il centro storico e i suoi locali, passandoci davanti magari senza pensare a quanta fatica si faceva in quegli anni lontani.
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