StoryLab / Bergamo Città
Giovedì 04 Aprile 2019
Il Teatro Nuovo un secolo fa
tra attori, giocolieri e prove di magia
Storylab ci porta indietro nel tempo di quasi un secolo con questa foto del «vecchio» Teatro Nuovo di Bergamo. Fu inaugurato nel 1901 e chiuse i battenti nel 2005.
Siamo tra via Verdi e Largo Belotti e questo è il Teatro Nuovo, glorioso teatro di Bergamo che è stato in attività per oltre un secolo. È uno dei tantissimi teatri «fioriti» in città tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, vera e propria epoca d’oro del teatro, e che nella seconda metà del secolo scorso sono scomparsi un po’ alla volta. La foto tratta da Storylab e risalente ai primi anni del Novecento ci mostra la struttura originaria, che nel corso dei decenni ha subito diverse modifiche, ma l’edificio di oggi è tutto sommato ancora ben riconoscibile. Il Teatro Nuovo venne inaugurato il 23 marzo 1901 con «cinque recite straordinarie» della «Sonnambula» di Bellini. Il «modernissimo politeama», come allora venivano anche chiamati i teatri perché vi si rappresentava un po’ di tutto, sorgeva sull’area dell’ex giardino Piccinelli, nella piazza Baroni. I posti erano complessivamente 1.800. Fin dall’inizio il Nuovo presentava, tutte le sere, diversi tipi di spettacolo: dagli esperimenti di autosuggestione e magìa del professor Majeroni alle contorsioni del «fakiro indiano» Abdul Rahman, dal circo equestre con «i magnifici stalloni ammaestrati» di Guillaume al cinematografo con «proiezioni policrome», quadri celesti e della guerra russo-giapponese. E naturalmente la prosa. Una delle prime compagnie ospitate fu quella del «chiaro artista» cavalier Gustavo Salvini che recitò tutto Shakespeare.
Dal 1904, sotto la direzione di Pilade Frattini, già proprietario-conduttore del rinomato caffè-ristorante Nazionale sul Sentierone, arrivarono al Nuovo gli artisti più prestigiosi, come il giocoliere internazionale Rastelli e l’imbattibile trasformista Fregoli, e gli attori più famosi, come Gandusio, Falconi, le sorelle Irma e Emma Gramatica, e non mancarono le operette, allora molto in voga. Ospitò anche D’Annunzio nel 1910, che tenne una conferenza sul tema «Per il dominio dei cieli», e il patriota Cesare Battisti. Negli anni l’edificio subì diverse modifiche: nel 1928 il teatro venne rifatto pressoché ex novo e ampliato, soprattutto nel palcoscenico, grazie all’acquisto di terreni circostanti. Fu in questa occasione che venne costruita la facciata. E nel 1966 fu trasformato definitivamente in cinematografo, attività che prima era affiancata a quella teatrale. Negli anni Ottanta tornò «sala polivalente» con spettacoli teatrali, in particolare di cabaret (Dario Fo, Franca Rame, Paolo Rossi, Angela Finocchiaro, Lella Costa, ecc.). Nel 2005 la chiusura del teatro e oggi è prevista la trasformazione in un punto vendita.
Ecco il confronto tra ieri e oggi, con lo scatto del nostro Beppe Bedolis.
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