StoryLab / Bergamo Città
Venerdì 25 Settembre 2015
Anni 20, quando in piazza Dante
non c’erano alberi (e nemmeno auto)
Una foto degli anni 20 del secolo scorso ci mostra la piazza nel cuore della città bassa: all’epoca non erano ancora stati piantati gli alberi che oggi fanno ombra alle panchine. E non c’erano nemmeno le macchine in sosta che siamo abituati a vedere oggi.
L’immagine, pubblicata su Storylab, è una cartolina della collezione di Roberto Boffelli: è possibile datarla con un buon livello di precisione grazie al timbro postale, 11.02.1927. Lo scenario, almeno dal punto di vista delle costruzioni, è rimasto intatto fino ai giorni nostri: si vedono infatti l’edificio della «nuova» (all’epoca) Camera di commercio, i portici e la fontana al centro della piazza.
Siamo nel cuore del centro «piacentiniano», cioè della rivoluzione urbanistica firmata dall’architetto Marcello Piacentini nei primi anni del Novecento, quando il Comune decise di ridisegnare il volto della città bassa. Il progetto di trasformazione avviene tra il 1912 e il 1927: la fiera di Sant’Alessandro, rimossa, si trasforma nel nuovo centro cittadino, sull’asse tra la stazione ferroviaria e Città Alta, con la costruzione del Palazzo della Banca d’Italia (1912-14), del Palazzo della Camera di Commercio (1924, quello che si vede nella foto), della Torre dei Caduti (1924) e del Palazzo di Giustizia (1927).
Quello che balza subito all’occhio, però, è l’assenza degli alberi, che oggi hanno raggiunto dimensioni considerevoli e coprono la visuale: la piazza si presentava come uno spazio completamente aperto, non ci sono nemmeno le panchine. E, altro dettaglio non indifferente, non ci sono auto in sosta (se ne vede solo una, sulla destra): in quegli anni avere una macchina era un autentico lusso e le poche vetture che circolavano non avevano i problemi di parcheggio e traffico di oggi.
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