Si vede da come sta seduto nella scomoda poltroncina della sala stampa che Vavassori farebbe volentieri a meno di affrontare la batteria di cronisti. La prima domanda sembra buttata lì apposta per fare esplodere il mister.
Questa Udinese-Atalanta non le è sembrata un anticipo di serie B?
«Non le sembra un po’ presto?».
D’accordo, mister, è senza dubbio presto: però a lei non sembra che la partita sia stata bruttina?
«Brutta no. Io ho visto soltanto una partita equilibrata, fra due squadre equilibrate. Una partita importantissima, perché erano di fronte due squadre che avevano un solo punto in classifica. Ed è chiaro che, anche se si è soltanto alla terza giornata, la mancanza di vittorie è sempre fonte di apprensione».
Vuol dire che se l’aspettava così?
«Sapevo che non era facile vedere molto sul piano del gioco, però io non sono insoddisfatto del comportamento della mia squadra».
Anche se non avete costretto il portiere dell’Udinese a un solo intervento?
«All’Atalanta è mancata soltanto la finalizzazione. Sul piano del gioco, specialmente nel secondo tempo, la squadra ha manovrato abbastanza bene, tenendo il campo con disinvoltura e creando le premesse per segnare: sia prima, sia dopo il gol dell’Udinese. Purtroppo, come ho detto, siamo mancati in fase conclusiva, al momento del tiro. E, in qualche caso siamo stati anche poco fortunati».
Si riferisce al palo di Doni?
«Quella è stata l’occasione più nitida».
Dopo il rigore sbagliato in Coppa Italia, il capitano s’è mangiato un’altra grossa occasione. E poi s’è fatto ammonire per proteste. Che cos’ha Doni? Non è tranquillo?
«Doni ha giocato una buona partita, così come aveva giocato una buona partita contro il Bologna e in Coppa Italia contro la Sampdoria. Ma non c’è nessun giocatore al mondo che fa gol ad ogni occasione. Gli sbagli fanno parte del gioco. Questa volta, poi, è stato un piccolissimo errore di mira: la palla è finita sul palo, questione di centimetri».
Non siete stati troppo sulle vostre nel primo tempo, quando l’Udinese sembrava in difficoltà nel prendere le misure a Doni e Pinardi?
«Doni e Pinardi sono stati bravi, alternandosi nella posizione, a togliere punti di riferimento ai difensori dell’Udinese: hanno fatto ciò che avevo chiesto, rispettando le disposizioni. Non credo che noi siamo rimasti sulle nostre: bisogna tener conto che in campo ci sono anche gli avversari».
E il gol-partita? C’è stata qualche disattenzione?
«Sapevamo che loro erano pericolosi nelle situazioni di palla inattiva: punizioni, calci d’angolo. Purtroppo, in occasione del gol, qualcosa non ha funzionato».
Par di capire che la rammarichi soltanto il risultato, non il gioco...
«Sì. Mi spiace aver perso, ma non mi lamento della prestazione della squadra, quanto meno nel secondo tempo: tutti hanno fatto il loro dovere fino in fondo. E anche sul piano della tenuta alla distanza abbiamo dimostrato di esserci: abbiamo spinto fino all’ultimo minuto di gioco».
Natali?
«Buona prestazione. Come quella di tutti gli altri».
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