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Lunedì 09 Dicembre 2019
Un’Atalanta in piena condizione
per la sfida-chiave di Champions
Per i nerazzurri serve una vittoria per non abbandonare il prosieguo internazionale. Agli avversari dello Shakhtar, avanti di due lunghezze nella classifica del girone, potrebbe essere sufficiente un pareggio.
La duplice rimonta e poi il definitivo sorpasso nel recupero della gara di sabato scorso hanno ulteriormente confermato la vitalità dei nerazzurri. Riteniamolo un gradito messaggio in vista della prossima sfida «o dentro o fuori» di Champions in Ucraina. Del resto negli ultimi due impegni di campionato l’Atalanta ha blindato in cassaforte le intere poste in palio (Brescia e Verona le vittime di turno) totalizzando sei reti e incassandone un paio (bilancio proprio non male). Guai, insomma, a pretendere di più da un collettivo che dall’inizio della stagione sportiva staziona nell’alta classifica o, se si preferisce, in linea con la qualificazione alle rassegne europee. Il tutto – è doveroso ricordarlo puntualmente – nonostante la pesante assenza di bomber Zapatone, il cui ventilato rientro è dato per gennaio.
Ma è tempo di concentrarsi, eccome, sul fondamentale match di mercoledì 11 dicembre. Sulla carta il confronto è aperto ai tre risultati che certifica il regolamento. Per l’Atalanta, però, può essere solo una vittoria a non farle abbandonare l’affascinante prosieguo internazionale. Agli avversari dello Shakhtar, avanti di due lunghezze nella classifica del girone, potrebbe essere sufficiente un pareggio per garantirsi quanto meno il terzo posto finale, inserendosi così automaticamente nella Coppa League. Il dna calcistico di mister Gian Piero Gasperini, in ogni caso, vieta in modo tassativo in partenza l’obiettivo-pareggio per cui, considerata la specifica esigenza, prepariamoci a un’Atalanta votata alle puntuali folate in avanti. A continuo rischio, allora, il reparto difensivo? Naturalmente non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, ma questa Atalanta non di raro sa smentire persino l’antichissimo adagio.
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