Una maratona corsa tra giardino e cortile
E cento euro devoluti per il Papa Giovanni

In tempi normali verrebbe da pensare: fatta la legge, trovato l’inganno. Questo non è però un momento come gli altri, e Fausto Dellapiana, vuole che la sua «follia» podistica, insieme a sudore e sofferenze, si porti dietro di un altro messaggio.

«Lo spirito bergamasco che non molla mai: eccolo, il motivo di questa sfida sui generis». L’impresa ha una distanza, 42 km e 195 metri, la stessa di una maratona, che Sir marathon (anni 69, così è noto nel mondo dell’atletica lombarda) si è organizzato per correre in tre tappe tra giardino e cortile di casa all’interno di una villetta residenziale a Treviolo. Quasi inevitabile dopo le misure anti-runner messe nero su bianco dal governo circa una settimana fa: «Prima è venuto il nome, l’ho chiamata maratona della resilienza - spiega il diretto interessato, che ha spiegato con dovizia di particolari su sirmarathon.blogspot.com - . Poi tutto il resto, così da farne una gara il più possibile «vera».

Con annessa certificazione del percorso: «Dopo la misurazione è risultato essere di 62,5 metri: era da percorrere 675 volte a cui aggiungere altri 7,5 metri tra arrivo e partenza». Starter e colpo di pistola: «Me l’hanno data i miei tre nipoti in collegamento telefonico via WhatsApp: si sono organizzati anche per contare il numero dei giri». Spettatori reali e virtuali: «Qualche vicino di casa alla finestra, mia moglie Rossana che faceva pure da medico e le foto dei miei affetti più cari che ho posizionato in prossimità di una curva». Le prime due tappe (crono ufficioso di 2h03’39” e 2h06’01”) le ha corse con la canonica divisa dei Runners Bergamo, di cui questo ex impiegato dell’Inps con la mania della corsa è membro dal 2002. L’ultima, invece (portando il crono finale a 6h13’58”), con la maglia nera, segno di lutto per la tragedia che si consuma dalle nostre parti da un mese a questa parte: «Come in ogni gara, insieme alla medaglia e alla premiazione finale, c’è stata ovviamente l’iscrizione. Questa gara l’ho vinta, ho dettato il tempo dall’inizio alla fine, ma mi è costata 100 euro: da donare alla causa del Papa Giovanni in maniera benefica». Nota bene: la sua impresa, di qualche giorno fa, starebbe dando il via a un circuito targato Bg dallo spirito analogo: arrangiarsi alla bene e meglio per sgambettare entro il cancello di casa, pagando un’iscrizione da devolvere in beneficenza. Certo è che per Sir Marathon, quella appena chiusa, è la più particolare tra le 671 sfide sulla distanza di Filippide (la prima datata 2 ottobre 1977, personale di 3h’09’) disputate in carriera:

Un bresciano l’ha corsa in casa

A imitarlo è stato anche un 40enne bresciano, Fabio Caporali che ha corso la maratona (in 4h04’30”) volando tra salotto, corridoio e camera da letto.

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