Un triangolare contro la Sla
In campo per aiutare Turchi

«La nostra formazione? Ci saranno gli ex dell’Albinese Del Prato e Bonavita, per il resto facciamo pretattica. Sarà a bordocampo, con ‘sto acciacchino fisico che mi ritrovo…». Scherza Stefano Turchi, affetto da Sla.

«La nostra formazione? Ci saranno gli ex dell’Albinese Del Prato e Bonavita, per il resto facciamo pretattica. Sarà a bordocampo, con ‘sto acciacchino fisico che mi ritrovo…». Scherza Stefano Turchi, la straordinaria dimostrazione che anche le partite più difficili si possono affrontare con il sorriso.

Quarantacinque anni appena compiuti, l’ex attaccante dell’Ancona (27 presenze in A dal ’90 al ‘92) dal 2007 prova a far gol alla Sla (sclerosi laterale amiotrofica, nota anche come il morbo di Gehrig) il peggior avversario mai incontrato prima.

Un assist proveranno a fornirglielo sabato 24 maggio «Bergamo Soccer Team» e «Club DeAlbì» che allo stadio Kennedy di Albino (calcio d’inizio ore 16,30, tre partite da 30’ ciascuna) affronteranno la «sua» squadra, «Gli amici di Stefano» in un triangolare benefico i cui fondi andranno alla ricerca: «L’aggancio è stato Valentino Rossoni, un mio ex compagno di squadra - continua Turchi - . Ringrazio in anticipo sia lui che tutti voi bergamaschi: con il tempo ho scoperto che siete gente sensibile».

La Bergamo di Turchi non è solo una casa a Grumello del Monte dove ragioni di cuore l’hanno portato quindici anni fa. Come giocatore ha vestito le maglie di Romanese (in serie D) e Grumellese (Eccellenza). Da allenatore è stato a Sarnico «quando scoprii la malattia dopo un anno di esami» e dallo scorso settembre è responsabile del settore giovanile Brusaporto, dove ha ripreso dopo aver conseguito del patentino di allenatore di Terza categoria: «Sto dietro una scrivania ma, meteo permettendo, sto sul campo con i più piccoli - continua Turchi, di cui è ancora distinguibile l’accento toscano - . È la migliore delle terapie, perché quando un pallone rotola tengo lontani i cattivi pensieri».

Cioè quelli di una malattia degenerativa che spegne il corpo tenendo viva la mente (il caso più noto è quello di Stefano Borgonovo) di cui stando alle ultime ricerche in Italia soffrono 5 mila persone. Il 10% sono ex calciatori professionisti, ma l’impressione e potrebbero essere di più se tutti facessero outing: «So di gente che non dice niente per vergogna - chiude Turchi - . Io la penso diversamente, e credo che nella ricerca come nello sport l’unione possa fare la forza».

La pensano così anche Bergamo Soccer Team e il Club DeAlbì, pronte a dar vita a un evento calcistico-solidale che sarà introdotto dalla «Banda di Albino» e intervallato da esibizioni di zumba e walking exercise. Il Bg Soccer in panca avrà Sir Nado Bonaldi e in campo sia Matteo De Sanctis (da Bg Tv) che l’ex nerazzurro Marco Sgrò. Del club DeAlbì, la rosa è top secret, ma stando ai soliti beninformati i ragazzotti proveranno a fare sul Serio dopo essersi allenati per un paio di settimane. Vincitori e vinti si troveranno la sera in Oratorio, per una cena con ciliegina sulla torta formato beneficenza: prevista l’estrazione dei biglietti della lotteria abbinata all’evento, e un’asta che in palio metterà le magliette di una flotta di calciatori dell’Atalanta e degli ex Padoin, Peluso e Capelli.

Luca Persico

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