Ultrà Atalanta, un centinaio a Zingonia
Cori contro giornalisti e carabinieri

I tifosi dell’Atalanta hanno mantenuto la parola: in un centinaio hanno disertato lo stadio (e il match di Coppa Italia) e si sono presentati a Zingonia.

Qui, facendosi largo anche fra i tifosi di casa e gli accompagnatori della squadra rossonera, si sono accaparrati la zona centrale della tribuna e hanno seguito la Primavera di Bonacina che alle 14 era impegnata in un match contro il Milan per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Per la cronaca hanno vinto i nerazzurri per 2-1 in rimonta (32’ pt Vido, 41’ pt Parigi, 46’ pt Castellano): sfideranno nei quarti il Chievo sabato 20 dicembre a Verona.

Laprotesta è stata decisa contro il decreto Alfano e la successiva decisione del prefetto di Bergamo che ha stabilito l’obbligo di avere la tessera del tifoso, la Dea Card, per poter accedere al Comunale per Atalanta-Avellino di Coppa Italia (per domenica si attende la nuova decisione del prefetto).

Una volta insediati sul campo di Zingonia gli ultrà - in prima fila anche «Bocia» Galimberti - hanno esposto striscioni, uno dei quali per chiedere la liberazione dei cinque incarcerati dopo gli scontri seguiti ad Atalanta-Roma. Hanno scandito anche cori per chiedere la scarcerazione e hanno inneggiato contro i giornalisti e i carabinieri.

I supporter della Nord hanno contestato, oltre al blocco dei biglietti, anche la scelta di far giocare la partita di mercoledì alle 15.

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