UDINESE - ATALANTA 1 - 0
RETE: 15’ st Sensini.
UDINESE (4-4-1-1): De Sanctis; Bertotto, Sensini, Kroldrup, Manfredini (26’ st Gemiti); Alberto, Pinzi, Pizarro, Jankulovski; Jorgensen (31’ st Martinez); Jancker (38’ st Iaquinta). In panchina: Renard, Caballero, Muntari, Warley. All. Spalletti.
ATALANTA (4-3-2-1): Taibi; Foglio, Sala, Natali (45’ st Zini), Zauri; Zenoni, Berretta, Dabo (29’ st Inacio Pià); Pinardi (36’ st Liolidis), Doni; Rossini. In panchina: Calderoni, Rustico,Espinal, Breviario. All. Vavassori.
ARBITRO: Preschern di Mestre (Gregori - Ayroldi; Stevanato).
NOTE: spettatori 16 mila circa (1.425 paganti, 13.637 abbonati) per un incasso di 170.102 euro (28.654 euro ai botteghini, 141.448 euro la quota abbonamenti). Ammoniti Manfredini, Jankulovski, Natali, Zenoni, Doni. Angoli 11-4 per l’Udinese. Recupero: 1+4.
L’Atalanta perde (1-0) nel peggior modo possibile una partita temuta alla vigilia, da vincere a fine primo tempo, da considerare un’occasione sprecata a fine gara. L’Atalanta torna a Bergamo senza punti da una trasferta che nei fatti s’è dimostrata abbordabile, ma che la squadra ha interpretato nella maniera sbagliata. I nerazzurri hanno fatto un solo tiro in porta (palo di Doni a metà ripresa) contro un’Udinese imbarazzante, parsa perennemente in difficoltà nel proporre gioco e a disagio nel difendersi. Ma i friulani, per un’ora tanto brutti da far pensare a un possibile successo dell’Atalanta, hanno avuto il merito di andare in vantaggio, anche se il gol di Sensini è nato da un fallo dell’argentino su Foglio, e di difendere poi l’1-0 senza correre grandi rischi. L’Udinese nell’ultima mezz’ora ha stretto le maglie in difesa e buttato la palla dove capitava, legittimando comunque il suo successo con due-tre contropiedi pericolosissimi. Contro questi avversari, a tratti persino imbarazzanti (per tutto il primo tempo con quattro difensori bloccati dietro contro il solo Rossini, anche se i nerazzurri non hanno mai sfruttato il vantaggio numerico in mezzo al campo), l’Atalanta ha commesso almeno tre errori gravissimi. Prima s’è adeguata a un andazzo davvero poco edificante, poi non ha trovato il coraggio di osare, infine non è riuscita a recuperare lo svantaggio.
Tre sole le palle gol create dalle due squadre nei 90 minuti di gioco. La prima al 15’ della ripresa (il primo tiro in porta è stato fatto dopo un’ora!) ha regalato il vantaggio all’Udinese: punizione di Pizarro dalla tre quarti destra e nell’area dell’Atalanta è Sensini, che prima spinge via Foglio con le mani, poi di testa batte Taibi. La seconda è frutto dell’unica bella azione creata dall’Atalanta: percussione di Zenoni sulla destra, cross rasoterra dalla tre quarti, gran finta di Rossini e palla sui piedi di Doni, che è solo dentro l’area e può calciare un rigore, ma colpisce il palo esterno alla sinistra di De Sanctis, ormai fuori causa. Infine un contropiede di Iaquinta al 44’ fermato dal guardalinee per un fuorigioco inesistente.
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