Tiri liberi sul basket orobico
Gestire le ultime gare in chiave playout

Evitata la retrocessione diretta ma il bello deve ancora arrivare. Ora occorre misurare le forze in vista dei playout.

Stop allo strapparsi i capelli al ricordo del disastroso percorso della Bergamo Basket prima della gestione-Sacco. Sottolineiamo solo che a Cece Ciocca sono state necessarie ben diciassette partite per racimolare gli otto punti conseguiti nelle ultime cinque gare dal suo sostituto. Guardiamo avanti. Adesso, quando mancano tre confronti al termine della regular season, c’è da fregare le mani per aver evitato aritmeticamente la retrocessione diretta. Il bello, però, deve arrivare.

Per salvaguardare, poi, definitivamente la serie A2 occorrerà vincere le rischiose sfide nel corso dei playout. Da qui la necessità di dar vita alle strategie da adottare approfittando del fatto di avere ipotecato sin d’ora il lasciapassare. Non intendiamo sovrapporci all’esperto allenatore pesarese etichettato dalla tifoseria orobica «salvatore della patria». La mossa di tenere in panchina in via precauzionale, sabato scorso a Udine, sua maestà Hollis va approvata nel contesto del discorso. Medesimo copione sarebbe da riproporre per altre pedine bisognose di rifiatare.

In altre parole meglio portare la squadra al top ai playout che racimolare punti ininfluenti per la graduatoria del momento. Siamo stati, del resto, scottati eccome il maggio scorso negli spareggi di Montecatini che ci costarono l’ annunciata promozione sul campo. Infine doveroso megafonare all’eccesso la prestazione di folletto Solano che in Friuli ha totalizzato 35 punti (e scusate se è poco). Al tempo stesso complimentiamoci con chi lo ha portato in città senza, però, dimenticare che altre scelte tecniche sono venute meno alle attese.

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