Tiri liberi sul basket orobico
Fip e Lega, datevi una mossa
Risulta difficile immaginare come potrebbe svolgersi in piena regolarità la stagione sportiva per Bergamo e Cassa Rurale Treviglio se dovessero tornare sul parquet dopo lo stop per l’emergenza coronavirus.
Tanto più che l’auspicata e più che ragionevole sospensione è giunta proprio nella fase cruciale del campionato dove le partecipanti sono impegnate per centrare i rispettivi obiettivi (playoff-promozione o playout per salvaguardare la categoria). Di gran lunga presumibile, tanto per cominciare la disparità di condizione fisica dei giocatori visto che allenamenti e rituali confort in materia stanno conoscendo lo stop da tempo. E non si sostenga che i programmi personalizzati inviati a domicilio da coach e preparatori atletici sostituiscano o giù di lì le quotidiane sedute in palestra.
C’è, poi, chi invocherebbe la riapertura totale del mercato come dire il via vai senza alcun limite dei giocatori. Meno male che pure nelle stanze dei bottoni della Federbasket e della Lega vengano prese in considerazione i quesiti esposti. Al riguardo sappiamo che, tuttavia, non c’è unanimità di pensiero. Esiste, comunque, il precedente della scorsa settimana con l’annuncio ufficiale della sospensione definitiva del torneo cadetto in corso. Una scelta impegnativa e non condivisa da qualche società ma da ritenere forse la meno irrazionale tra le tante invocate. Rimaniamo in attesa di novità possibilmente prima possibile.
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