Tiri liberi sul basket orobico
Bergamo, fuori gli artigli!

Gli oltre mille bergamaschi sugli spalti, lunedì scorso, del PalaNorda a sostenere la Bergamo Basket rappresentano l’ulteriore conferma della risposta del territorio al nuovo ingresso della serie A2.

Il tutto nonostante lo sbiadito percorso della squadra dall’inizio del torneo in zona preoccupantemente rossa. Come dire che se la formaione presieduta da un quinquiennio dal vulcanico presidente Massimo Lentcsh navigasse in acque meno agitate le presenze di spettatori salirebbero a vista d’occhio. Da qui l’invocazione a capitan Feri e compagni di tenere duro sino alla fine. A questo punto quando mancano nove giornate al termine della regular season i conti sono subito fatti. Obiettivo primario evitare ad ogni costo la retrocessione diretta che toccherà all’ultima classificata del girone. Dopodiché sotto con i playot dai quali scenderà in B una delle quattro incluse.

Un traguardo finale da prendere al volo considerando l’anno di noviziato. Ciò accadde, del resto, al mai dimenticato Celana di patron Gianbattista Begnini che evitò di scendere di categoria all’esordio negli storici spareggi di Pistoia in lizza con Cagliari e Roseto degli Abruzzi. Ma per rimanere in corsa, di questi tempi, auspicabile un immediato atteggiamento mentale e agonistico rispetto ad un recente passato. In altri termini urge sopperire a qualche lacuna tecnica di fondo con quell’animo pugnandi pronto a premiare nella maggior parte dei casi con gli interessi. A coach Cece Ciocca dal dna marcatamente battagliero il rigoroso compito di trasmettere carica e intensità caratteriale all’intero collettivo. Solo così potremo blindare in città la seconda divisione nazionale. Nota positiva nel contesto delle pubbliche relazioni societarie l’ingresso di Alberto Capitanio autentico gentleman portatore di savoir faire e non solo.

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