Tiri liberi sul basket orobico: Treviglio, Bergamo e le aspettative
Il punto sulla Withu Bergamo e sulla Mascio Blu Basket Treviglio.
Confermiamo dopo poco più di un mese dalla preparazione al campionato, nonché ad una decina di giorni dal via, le possibilità di Treviglio (serie A2) e Bergamo (B) di addolcire i palati delle rispettive tifoserie. Lo si deduce a chiare lettere dalle amichevoli e gare ufficiali sin qui disputate. In particolare a incrementare sogni di gloria è la Mascio che ha sommato una corposa serie di sfide tutte vincenti. Azzeccati sin dalle prime battute gli ingaggi degli statunitensi Potts e Langston, autentiche forsennate macchine da canestro.
Non da meno i supporti dell’ex nazionale Sacchetti e del ventunenne Miaschi (2 metri d’altezza) risultato subito un classico talentino, con ulteriori e ampi margini di miglioramento, dotato di mani calde. Certo, se fosse rimasto Jacopone Borra (non a caso volato nella massima divisione nazionale) nella lotta a rimbalzo sarebbe risultata impari per qualsiasi avversaria. Importante sarà gestire in maniera adeguata l’aspetto mentale di un collettivo scontatamente responsabilizzato a non fallire le oggettive ambizioni dell’intero ambiente.
In casa Withu si è di un gradino sotto quanto a obiettivi. Qui si ha a che fare con una rosa all’altezza della cadetteria, ma priva di un tassello per candidarsi subito al ritorno nella categoria appena gettata al vento. Manca, lo ripetiamo da una vita, quel lungone di grido capace di dettar legge nel pitturato. Perché non ricordare il Lucarelli che negli anni Ottanta fu il protagonista assoluto del salto in A2 dell’Alpe gestita in panchina dall’esordiente Carlo Recalcati? Affidiamoci, a questo punto, alla riapertura del mercato...
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