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Sabato 14 Marzo 2015
Stramaccioni: «Fame e aggressività»
A Di Natale forse un turno di riposo
Allungato a +11 il margine di vantaggio dalla terzultima, con una gara ancora da recuperare, l'Udinese di Andrea Stramaccioni va in cerca di un altro risultato positivo, domani in casa dell'Atalanta, per raggiungere il prima possibile la salvezza, «il nostro scudetto».
Imprescindibile, per fare punti in casa della Dea, sarà un approccio «aggressivo e non passivo, per non commettere il grave errore di Cesena». Ripartendo quindi dal primo tempo di domenica con il Torino, con la consapevolezza che la trasferta di domenica «per molti versi sarà più dura. Noi vogliamo fare punti anche se troveremo un ambiente molto caldo. Queste gare sono magari poco spettacolari ma tirate e intense. Inoltre l'Atalanta quest'anno ha anche molto aumentato la qualità offensiva con tre giocatori, Emanuelson, Moralez e Gomez, dal baricentro basso e capaci di creare la giocata».
Guai ad abbassare «la fame e l'aggressività. Quando lo abbiamo fatto siamo incappati in prestazioni che non ci sono piaciute», ribatte in conferenza stampa il tecnico a chi gli fa notare che se undici punti non sono abbastanza per considerarsi fuori dalla lotta salvezza, gli stessi undici punti che separano l'Udinese da un posto in Europa League non sono forse neanche troppi: «La nostra classifica è discreta, credo rispecchi quello che ci meritiamo. Ma non bisogna mai abbassare l'attenzione. Le situazioni possono cambiare rapidamente».
Chiusi dunque nel cassetto sogni diversi dall'obiettivo tre punti, l'Udinese si concentra sulla prossima gara di campionato. Un appuntamento a cui i bianconeri arriveranno con la difesa non al top: Heurtaux, Wague e Piris «hanno fatto di tutto per recuperare, ma qualcuno andrà in campo non al 100%». Ma il vero dubbio, Stramaccioni ce l'ha in attacco. Concedere o meno un turno di riposo a Di Natale in trasferta? È questo il dilemma: «Ieri Totò era un po’ carico perché aveva fatto un lavoro particolare a inizio settimana. Mentalmente sta benissimo. È un dubbio che mi porto dietro fino a domani». Nessun calcolo, invece, sui tanti diffidati in vista della gara con la Fiorentina.
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